Cattolica, 9 agosto 2024 - Per chi abita a Gemmano o a Montefiore, prima di tornare a casa la sera in auto, è bene guardare la lancetta del carburante per non rimanere a piedi. In questi due comuni, infatti, non è presente nemmeno un distributore di carburanti. E’ la desertificazione delle pompe di benzina stando ai dati presentati da Confesercenti. Da anni ormai si parla delle chiusure a ripetizione degli sportelli bancari soprattutto nei piccoli borghi dell’entroterra. I servizi bancari sono sempre più digitali e gli sportelli chiudono con buona pace di una popolazione sempre più anziana costretta spesso a farsi trasportare nei centri più grandi per risolvere problemi e chiedere informazioni. Ma non ci sono solo gli sportelli e i bancomat a venire meno. Nel corso degli ultimi anni hanno chiuso sempre più distributori di carburante. Oggi sono ben cinque i comuni in provincia dove non ne trova nessuno, si tratta di Gemmano, Montefiore, Montescudo-Monte Colombo, Maiolo e Montegridolfo. Quattro di questi si trovano nella Valconca. Un problema per i residenti, ma anche per quei turisti che cercano storia e natura nelle strutture sparse perla vallata. Il problema è nazionale, rileva Confesercenti. Tra il 2014 ed il 2024 la rete italiana delle stazioni di rifornimento si è ridotta del 22,2%, perdendo oltre 4.500 punti vendita. Situazione simile per gli sportelli Atm: negli ultimi dieci anni ne sono scomparsi quasi 5mila, l’11% circa.
In provincia il calo dei distributori di carburante è stato considerevole. Ad oggi stando ai dati del Mimit sono 146 gli impianti attivi in provincia. "Dalle banche, ai negozi, ai distributori di carburante, ormai siamo alla desertificazione dei servizi" ribatte Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti Rimini".
Andrea Oliva