Un piano per rilanciare la pesca locale all’insegna della sostenibilità, in abbinamento con lo sviluppo turistico e culturale del territorio. E’ l’obiettivo col quale si è costituito il nuovo Gruppo di azione locale (Gal) pesca e acquacoltura costa dell’Emilia Romagna. Il 7 settembre incontro pubblico con gli operatori nella sala del consiglio comunale. Anche per "raccogliere le indicazioni e le osservazioni degli operatori e della città", spiega Palazzo Garampi.
Si tratta di una serie azioni, che puntano a "rispondere alle sfide dello sviluppo sostenibile della pesca locale, nonché alla sua valorizzazione culturale, turistica e occupazionale". Nel concreto: accessibilità nell’area portuale, potenziamento del sistema infrastrutturale a servizio della pesca, analisi per migliorare la fruibilità del porto canale, con il potenziamento degli ormeggi e degli spazi a favore degli operatori della pesca, passando per l’ammodernamento delle lavorazioni all’interno e all’esterno del mercato ittico e delle imbarcazioni della flotta peschereccia in termini di sicurezza a bordo e di riduzione dei consumi energetici.
"C’è poi – aggiunge il Comune – il tema dei progetti di ricerca, di monitoraggio e di promozione delle specie aliene a scopo alimentare, il tema delle azioni di sensibilizzazione sulle produzioni a km 0 e sulla bontà delle specie ittiche locali, fino al capitolo concernente la progettazione e la realizzazione di eventi, percorsi turistico-culturali e strategie in materia di economia blu sostenibile". Insomma una pluralità di interventi "che ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare la pesca sostenibile, la conservazione e protezione della biodiversità marina e, non da ultimo, l’ambiente costiero". Mettendo "in dialogo l’economia turistica, la cultura, la tradizione, la storia e l’identità del territorio". "Nella nuova visione dello sviluppo urbano di Rimini al 2030, delineata attraverso un processo di pianificazione strategica territoriale, il mare, da semplice sfondo – spiega l’assessora alla transizione ecologica, Anna Montini – è tornato a essere presenza centrale, fattore di sviluppo e innovazione per il settore dell’impresa e di una rinnovata identità e attrattività anche in chiave turistica. I progetti faro fondati sulla ’riscoperta’ della centralità della fascia costiera e del mare sono stati in questi anni sia il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato sia il progetto del Parco del Mare. Il tema della crescita blu ha ispirato anche l’agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile (Atuss), coniugando interventi di riqualificazione fisica nell’ambito portuale-fluviale e nell’area di San Giuliano mare, con azioni di sistema che operano anche su una dimensione immateriale, legate alla costruzione del capitale umano a partire dalla funzione educativa e delle scuole. Importante il potenziale produttivo della marineria riminese, sia in termini di flotta (76 motopescherecci) che di occupazione di imbarcati (330 marittimi). Il Comune ricorda anche il progetto per la realizzazione del ’Centro servizi polivalente per la pesca e l’acquacoltura italiana’, che punta alla realizzazione di un centro polifunzionale adibito a nuovo mercato ittico e centro culturale sulla pesca.