"Ciao Babu, lasci un vuoto enorme"

In 300 ai funerali di Davide Berni, cameriere morto a 22 anni: sulla bara il grembiule e un pupazzo dell’Inter

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Circa 300 persone, in prevalenza giovani, ieri pomeriggio hanno dato l’ultimo saluto a Davide Mohammed Berni, classe 1999, deceduto il 2 gennaio in seguito a un improvviso malore di natura cardiaca. Tra la commozione generale, lacrime e nodi in gola, amici, conoscenti, parrocchiani, ex compagni di scuola e di lavoro si sono stretti nel dolore accanto alla mamma Eliana, al papà Ridha e alle sorelle Mariam e Janet, distrutti dal dolore. Presente anche l’intero staff con dipendenti e titolari del Birrodromo, dove lo stimatissimo giovane lavorava come cameriere. I colleghi si sono presentati tutti con la felpa nera del lavoro per rimarcare quel concetto di famiglia che tanto li aveva accomunati. Non è un caso il proprietario, Fabio Ubaldi, abbia deciso di dedicargli un’area in ogni Birrodromo. Al centro della chiesa, che con i numeri contingentati non è riuscita a contenere tutti i presenti, la bara bianca ricoperta da decine di rose candide, un pupazzetto dell’Inter, squadra del cuore di Berni, e il grembiulone da cameriere. Sull’altare il parroco, don Massimiliano Cucchi, e il suo predecessore, don Concetto Reveruzzi, che aveva annoverato Davide (Babu per gli amici) tra i suoi studenti di scuola media. Non poteva certo mancare per l’ultimo saluto. Toccante l’omelia durante la quale don Massimiliano ha raccontato di aver chiesto a mamma Eliana cosa vorrebbe domandare al Signore. E lei: due cose, che Dio possa accogliere Davide in Paradiso e che dia forza a me alla mia famiglia di portare il peso di un dolore così grande". Due segni di altruismo in un momento di dolore devastante che, rimarca don Massimiliano, "indipendentemente dal credo di ognuno ci ha fatto sentire famiglia".

A conclusione della messa, il parroco rivolto ai fedeli ha quindi aggiunto: "Quello che chiedo a tutti voi è fare in modo che questa famiglia possa continuare a sentirsi comunità unita". Attoniti e ancora increduli sul sagrato della chiesa i compagni di lavoro commentano: "Babu era un bravo ragazzo, allegro e spensierato, gli piaceva ridere e scherzare con noi, ha lasciato un grande vuoto, ci manca tantissimo, per noi questa improvvisa perdita è un disgrazia. La vita va avanti, ma lui resterà sempre nel nostro cuore".

Nives Concolino