Cinema e teatro uniti ne Les Incas Du Perou

L’opera di Jean Philippe Rameau protagonista mercoledì al Galli del nuovo progetto produttivo messo in scena da Anagoor

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Un grande classico dell’opera balletto - ballet-héroique per dirla alla francese - firmato dal sommo Jean Philippe Rameau - in scena mercoledì prossimo al Teatro Galli: Les Incas du Pérou. Si consolida con un nuovo progetto produttivo l’esperienza maturata negli anni scorsi dalla Sagra Musicale Malatestiana per individuare un inedito punto di incontro tra la musica, il teatro di ricerca e il cinema. Davvero originale la modalità immaginata per quest’anno dove il gruppo teatrale Anagoor - Leone d’Argento alla Biennale di Venezia – si confronta con una drammaturgia musicale dove i temi dell’amore e della guerra si fondono con quelli dello scontro drammatico di culture diverse.

Il ballet-héroique Les Indes Galantes di Rameau fu riconosciuto fin dal debutto a Parigi nel 1735 come un capolavoro e accolto con entusiasmo anche da Voltaire per la novità della concezione. E’ un’opera scandita in un prologo e quattro entrées, ciascuna immaginata come episodio autonomo con cui riproporre il tema dell’amore e della guerra ambientato in scenari sempre diversi – Turchia, Perù, Persia e Nord-America – e con uno sguardo critico nei confronti delle sopraffazioni perpetrate dagli Europei sulle popolazioni del Nuovo Mondo.

"Da questo punto di vista – spiegano gli Anagoor per voce del regista Simone Derai - Les Incas du Pérou è forse l’episodio più emblematico e al tempo stesso più sorprendente per noi oggi. Fuzelier e Rameau condensano in un tempo brevissimo una così grande quantità di questioni inaspettatamente attuali". A dimostrazione della fortuna dell’opera si contano molte riprese nel Settecento in Francia, spesso staccando gli episodi dalla partitura completa. Più che legittima la scelta drammaturgica di riproporre isolato l’episodio peruviano al centro della nuova produzione della Sagra che per la parte musicale potrà contare sulle voci del soprano Ekaterina Protsenko del tenore Nicholas Scott e del baritono Renato Dolcini, del Coro universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, della Filarmonica Arturo Toscanini e della direzione di Giulio Prandi. Ad Anagoor la sfida di dare forma ad un’opera-video che sarà accompagnata dall’esecuzione dal vivo delle musiche di Rameau. Le riprese confluiranno poi in un film reso possibile grazie alla collaborazione della casa di produzione cinematografica Kublai Film, con cui la Sagra da anni persegue un innovativo percorso premiato finora da importanti riconoscimenti riscossi ai Festival di Cinema d’arte internazionali.