Cliente innamorato perseguita la barista

Cliente innamorato perseguita la barista

Cliente innamorato perseguita la barista

Tutto era partito con una lettera nella quale confessava il suo amore per una ragazza che gli aveva fatto perdere la testa, ma in seguito il suo corteggiamento si sarebbe trasformato in atti persecutori veri e propri, almeno secondo la ricostruzione degli inquirenti. Il giudice monocratico del tribunale di Rimini ha condannato ieri mattina a 2 anni e 6 mesi (la richiesta della Procura era stata di 4 anni e 3 mesi) un uomo di 42 anni, accusato di stalking nei confronti di una barista. L’uomo, difeso dall’avvocato Liana Lotti (che non esclude ricorso in Appello), aveva alle spalle una precedente condanna per fatti analoghi ed è attualmente sottoposto ad un divieto di avvicinamento nei confronti della vittima oltre che all’obbligo di firma. L’uomo si è sempre difeso sostenendo di essere solamente una persona follemente innamorata e di non avere mai avuto l’intenzione di perseguitare chi l’ha denunciato. Non l’aveva pensata così la Procura, che aveva chiesto e ottenuto nei confronti del 41enne l’applicazione delle misure previste dal cosiddettocodice rosso. Tutto comincia un paio di anni fa, quando l’uomo inizia a frequentare assiduamente un bar. Dietro al bancone c’è lei, quella splendida ragazza che è sempre così gentile e sorridente. Forse l’uomo non è abituato a ricevere tutte quelle attenzioni dall’altro sesso e fraintende le intenzioni della barista. Tra un caffè e un cornetto, rimedia una bella cotta per la ragazza. Nei suoi pensieri ormai c’è solo lei e così, vinta la timidezza, decide di buttarsi e di iniziare a corteggiarla, a modo suo. Comincia a tempestarla di messaggi su Instagram e Messanger, con il solo risultato di ritrovarsi bloccato dai profili social. Il 42enne non demorde e decide di spedirle una lettera in cui si confessa apertamente: "non ci conosciamo, ma sei nei miei sogni" le scrive. In seguito tuttavia la situazione assume contorni ancora più preoccupanti. A far traboccare il vaso è un episodio in particolare. Una notte, al rientro a casa, la ragazza se lo ritrova addirittura appostato nel giardino. L’uomo afferma di volerle solo parlare, ma è qualcosa che va oltre il semplice corteggiamento e che mette una paura tremenda addosso alla ragazza. Paura che aumenta nei giorni successivi, quando i vicini di casa avvistano il 42enne che passa e ripassa davanti all’abitazione. Parte una denuncia e scatta il divieto di avvicinamento per l’uomo, che ha dei precedenti penali. Divieto che viene violato tempo dopo, con l’indagato che si reca al bar nel tentativo di avere un chiarimento.