Rimini, "opere da demolire": trema il Coconuts

Il Comune ordina di rimuovere la copertura della pista da ballo, nonostante Lucio Paesani sia stato assolto dall’accusa di abuso edilizio

Lucio Paesani, titolare del Coconuts

Lucio Paesani, titolare del Coconuts

Rimini, 2 aprile 2022 - Per i giudici non c’è stato alcun abuso edilizio al Coconuts. Ma per il Comune, Lucio Paesani deve subito demolire la tenda a copertura della pista da ballo, che gli era costata una denuncia e il processo. Processo che per il titolare della discoteca, candidato alle ultime elezioni comunali con la coalizione del centrodestra, si era concluso il 20 dicembre scorso con un’assoluzione.

"Non ho fatto in tempo a festeggiare, che pochi giorni dopo mi è stata notificata l’ordinanza di demolizione della famosa tenda a copertura della pista da ballo. L’amministrazione mi chiede di rimuovere una struttura che era stata autorizzata dagli stessi uffici comunali nel 2008", ricorda Paesani. Che ha deciso di portare il Comune davanti ai giudici, per ‘salvare’ la pista da ballo del Coconuts.

La vicenda è nota. Nel 2019, a seguito di alcuni accertamenti, a Paesani vengono contestati la copertura e i tamponamenti laterali montati nel 2008 nella pista da ballo del locale lato lungomare. L’intera area ’incriminata’ (circa 180 metri quadrati) viene messa sotto sequestro preventivo dalla polizia locale su disposizione della Procura. Paesani finisce a processo, ma viene assolto: non ha commesso alcun abuso edilizio. Pochi giorni dopo il verdetto, arriva dal Comune l’ordinanza che intima la demolizione della copertura. "E’ paradossale – osserva Franco Fiorenza, il legale di Paesani – l’iniziativa del Comune, visto che i giudici hanno stabilito che non c’è stato alcun abuso edilizio. La tenda è lì dal 2008, autorizzata da tutti gli enti competenti compreso il Comune". L’avvocato ha depositato un ricorso urgente al Tar contro l’ordinanza chiedendo la sospensiva del provvedimento. Il verdetto dei giudici del tribunale amministrativo di Bologna è atteso alla fine del mese.

"Senza la copertura – tuona Paesani – la pista da ballo è inutilizzabile". L’imprenditore ricorda che "il sequestro preventivo della pista dal 2019 al 2021, ha già fatto parecchi danni, causando una perdita di incassi stimata in 600mila euro. Ora sono costretto a spendere altri soldi per evitare la demolizione di un’opera che i giudici hanno riconosciuto come non abusiva. E’ una situazione pazzesca. Non si capisce come faccia l’amministrazione comunale a parlare di ripartenza, se poi si accanisce in questo modo contro le imprese. Daremo battaglia di fronte ai giudici". Una battaglia legale su più fronti: i Paesani hanno fatto ricorso al Tar anche per la concessione del nuovo bar nella piazza Francesca da Rimini, prima ottenuta e poi persa.