Cocoricò Riccione, due cordate di imprenditori per riaprirlo

Dopo i malumori estivi il sindaco Renata Tosi annuncia l’arrivo di un nuovo progetto per il noto locale della Riviera

Il Cocoricò pieno durante i tempi d’oro della discoteca

Il Cocoricò pieno durante i tempi d’oro della discoteca

Riccione, 19 settembre 2019 - «Due cordate per riaccendere il Cocoricò, dando al locale una veste del tutto diversa». Oppure la «spiaggia protagonista anche nella notte con richieste di contatti che arrivano dalla movida milanese e dal Salento per locali tra il Marano e la zona sud». Il sindaco Renata Tosi ribatte così ai malumori che si sono avvertiti durante l’estate per una notte che per divertimento e presenze è un lontano ricordo  (FOTOdella storica movida riccionese. La chiusura della Piramide ne è stato il simbolo più evidente.

Sindaco, partiamo dal Cocoricò, cosa si muove? «Ho avuto contatti con la proprietà. Vi sono un paio di cordate, una milanese la seconda sempre del nord Italia, interessate a realizzare un locale del tutto nuovo. Un prodotto in linea con quanto oggi richiede il mercato, non una riedizione di quanto era il Cocoricò, se oggi non c’è più è anche segno dei tempi». Semplici contatti o qualcosa di più? «L’interesse è importante. Ed è logico che in queste situazioni ci si informi sulle possibilità di rivedere la struttura e di conseguenza il prodotto visto che non sarà solo una discoteca. Come amministrazione chiediamo tuttavia che vi sia una collaborazione ampia. Stiamo parlando di un prodotto che deve andare a beneficio dell’intera città». Dalla collina al mare, il silenzio in spiaggia nella notte è irrevocabile? «Innanzitutto devo rilevare come il prodotto Riccione è molto forte e questo lo testimoniano anche le richieste che mi sono giunte per nuove gestioni in spiaggia». Marano? «Non solo, anche nella zona sud vi sono stati contatti». E’ forse il Guendalina, il cui titolare si era sfogato dopo la chiusura dicendo che era meglio Riccione? «No, sono altri imprenditori dal Salento ad avere chiesto informazioni. Altri ancora si sono presentati e provengono dal milanese. C’è interesse». Ma con i regolamenti attuali la musica nella notte va spenta. «E’ possibile rivedere il regolamento ed è quello che cominceremo a fare con gli operatori già in questo autunno». Torneranno le discoteche sulla sabbia? «No, altrimenti si tornerebbe ai problemi del passato e saremmo punto e a capo. Tuttavia penso che una mezz’ora in più, in alcune condizioni un’ora in più di musica nella notte si possa fare. Mi riferisco soprattutto alla spiaggia. E non è solo l’orario della musica che può essere modificato. Nei locali in città, ad esempio, quando si parla di fine della musica è perché si passa al sottofondo musicale, cosa consentita. Credo che vada introdotto il sottofondo musicale anche in spiaggia per dare una opportunità in più ai locali di allungare la serata. Tuttavia queste opportunità devono accompagnarsi a una offerta che punti sulla qualità, cosa fondamentale».