
"Col garbino vietare materassini e canotti"
Troppi i salvataggi di bagnanti che hanno rischiato grosso, negli ultimi giorni, in varie località della riviera. Tanti per fortuna sono terminati con il lieto fine, ma alcuni sono sfociati in tragedia, con tre morti tra mercoledì e giovedì, a Riccione, Cattolica e Bellaria Igea Marina. A lanciare un grido d’allarme - purtroppo quasi di routine in questa fase della stagione - è l’associazione di marinai di salvataggio della provincia di Rimini, il cui portavoce è Stefano Simoni (nella foto). "Ricordiamo a tutti – attacca l’associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini – che nelle giornate da bandiera rossa c’è sempre un motivo più che valido se il vessillo viene issato sul pennone dei salvataggi. E comunque nel dubbio vanno chieste sempre informazioni agli assistenti bagnanti!".
"In questi giorni – continua l’associazione – diverse decine di interventi di soccorso sono andati a buon fine, ma ci sono stati anche alcuni incidenti mortali occorsi per il mare mosso e le correnti di risacca. O anche, come giovedì a Bellaria, per il vento di libeccio che ha sferzato la nostra costa con potenti raffiche". "Da anni – prosegue l’associazione degli ’uomini rossi’ – chiediamo alle autorità di introdurre il divieto di uso dei gonfiabili (materassini, canotti e così via) in particolari giornate dove il vento e la corrente possono trasportare velocemente al largo le persone che poi si trovano in difficoltà ritrovandosi dietro agli scogli o al largo! Si avvicinano i giorni caldi del Ferragosto e ricordiamo a tutti di porre la massima attenzione alle nostre indicazioni o ai nostri richiami. Ricordiamo alle autorità competenti che la salvaguardia della vita in mare va tutelata a prescindere da ogni altro interesse".
m.gra.