Collegiata, parte la raccolta fondi La parrocchia spera in aiuti da Roma

Santarcangelo, il comitato lancia la campagna per finanziare i lavori di restauro della chiesa. Contatti avviati con la Cei e il ministero per ottenere contributi ed evitare la vendita del Suffragio

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In due anni sono stati raccolti - attraverso varie donazioni - circa 36mila euro. Sono una goccia al mare: servirà molto di più per completare la messa in sicurezza e il restauro della Collegiata. E mentre vanno avanti i lavori al campanile e al transetto sinistro della chiesa di Santarcangelo (primo stralcio del lavori necessari) il comitato parrocchiale nato per trovare i soldi necessari ai prossimi interventi ed evitare così la vendita della chiesa del Suffragio lancia ufficialmente la raccolta fondi. Una raccolta rivolta a singoli cittadini e, soprattutto, imprese. "Questo monumento di importanza storica e culturale, la cui costruzione è iniziata nel 1744, grazie al contributo di tutti i cittadini di Santarcangelo, necessita di urgenti ed importanti opere di restauro e consolidamento. Il tuo aiuto – è l’appello del comitato ai santarcangiolesi – è fondamentale". Il comitato che coordina la raccolta fondi "confida nel senso di responsabilità di tutta la comunità santarcangiolese, che ha già dimostrato di sapersi unirsi anche nelle sfide più importanti". Il comitato si impegna al periodico aggiornamento dell’andamento della raccolta fondi, anche attraverso i social. Per chi vuole fare donazioni, sono diverse le modalità: con un bonifico alla Banca Malatestiana, il codice Iban è IT25R0709068021004010212168; con assegno bancario; tramite offerte dirette alla segreteria della parrocchia. E "per chi ha la partita Iva – ricorda il comitato – esiste la possibilità di avere risparmi fiscali". La speranza di parrocchia e comitato è riuscire a mettere insieme una cifra importante e scongiurare la vendita del Suffragio. Occorrono circa 2 milioni di euro per terminare il restauro della Collegiata, ma la parrocchia e la Diocesi si stanno muovendo (insieme al Comune ed altri enti) per ottenere anche altri fondi dalla Cei e dal ministero, visto il valore storico e artistico della Collegiata. Con gli aiuti che potrebbero arrivare da Roma e cospicue donazioni dai privati, si potrebbe evitare di vendere il Suffragio.