"In futuro l’energia continuerà a essere un costo importante. Gli albergatori devono investire in impianti e togliere ciò che è solo un costo". Gabriele Gneri è esperto di controllo di gestione e docente di management alberghiero presso la Luiss Business School di Roma. Domani terrà un webinar sul blog di Federalberghi Riccione partendo da una domanda: conviene tenere aperto l’albergo?
Conviene?
"Ogni struttura è diversa. Prima di tutto bisogna fare una attenta analisi dei costi tenendo presente che prima della crisi energetica il costo delle bollette pesava per un 5-6% sul fatturato di un albergo. Oggi si rischia di arrivare al 15-16%, e questo si mangia una porzione del margine delle aziende".
Diversi albergatori pensano ad aperture spot: basterà per non rimetterci?
"Non sappiamo quanto durerà la situazione internazionale attuale, ma l’energia costinuerà a costare tanto. E’ necessario lavorare in prospettiva su una riduzione dei consumi e sugli impianti da rinnovare".
Facile a dirsi, difficile da farsi per tante piccole attività.
"La riviera è storicamente improntata su soggiorni a prezzi bassi. E’ un tipo di posizionamento che può risultare più debole in questa fase. Le aziende che offrono un prodotto indifferenziato possono andare in difficoltà".
Vedremo tagliare i servizi?
"Per tanti anni si sono aggiunti sempre più servizi e questo ha ridotto i margini. Oggi dobbiamo ragionare sul valore. Le persone vogliono godere di esperienze o dell’enogastronomia, ad esempio. Dobbiamo ragionare su questo. Guardiamo al Frigo bar: è un costo in perdita raddoppiato, 160 euro l’anno. O lo sfruttiamo per vendere prodotti a cui il ciente non può rinunciare, o è meglio tagliarlo".
Ci scorderemo la pensione completa?
"Offrirla mettendo in conto 8-12 euro in più al giorno, già prima significava lavorare in perdita. Oggi non è più sostenibile. Va rivisto il modello di business. Bisogna diventare più creativi e offrire cose o esperienze a cui il cliente non può resistere".
Cosa fare per non chiudere?
"Prima cosa ridurre i consumi. chi ha la domotica ha limitato i danni. Cercare di fare ricavi con situazioni nuove. Sul fronte delle tariffe, dobbiamo capire se e fino a che punto riversare i maggiori costi sui clienti. A lungo termine dobbiamo rivedere i fornitori e rinnovare gli impianti".
Andrea Oliva