"Compartone, dal Comune solo pretese"

Pecci, proprietario del terreno a San Giovanni in cui sorgeranno gli appartamenti: "Serve un punto di incontro che la giunta per ora rifiuta"

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Il Compartone di nuovi appartamenti residenziali a San Giovanni in Marignano fa discutere. Quel terreno da circa diciotto ettari nel cuore della Valconca, su cui il proprietario e imprenditore Fabrizio Pecci già nel 2020 aveva presentato un primo piano urbanistico al Comune di San Giovanni, si sta avviando verso la sua approvazione definitiva a ottobre, ma i crismi del piano restano in palio nel braccio di ferro in corso tra amministrazione e proprietà del terreno. A sollevare nuova polvere da sotto il tappeto questa volta sarebbe la presunta presa di posizione da parte della giunta Morelli a cui "il primo luglio del 2020 avevo già presentato una prima proposta, tramite lettera protocollata, in cui richiedevo di rivedere il piano urbanistico per il Compartone in un’ottica di riduzione di cubatura per aumentare ancor di più il verde", ripercorre le tappe della trattativa Fabrizio Pecci. Lettera a cui l’amministrazione rispose. Nel documento, si legge come secondo l’amministrazione marignanese "data l’estrema genericità della soluzione prospettata e fermo restando che l’attuazione dell’intervento sul comparto dovrà osservare le procedure previste dalla normativa in vigore, si precisa che – continua la lettera –, allo stato, non è possibile prescindere da quanto già contenuto nel ‘Progetto urbano di coordinamento del Comparto C2-4’ approvato con deliberazione di consiglio comunale del 29 luglio 2010 e dalle caratteristiche, tempi e modi di attuazione fissati nella relativa convenzione urbanistica, sottoscritta il 12 luglio 2011 (...)".

A questo stallo nella ritrattazione del piano urbanistico del compartone tuttavia "anche dopo aver depositato il piano nell’ottobre 2020 esattamente come prescritto dall’amministrazione nella comunicazione del luglio 2020 – continua Pecci –, ho continuato a ricercare un dialogo e a proporre durante tutta la primavera ed estate 2021 soluzioni alternative, che contemplavano tutte una riduzione importante dei volumi di costruzione, con proporzionali riduzioni dei costi di urbanizzazione per mantenere l’equilibrio economico". La partita per il Compartone infatti si giocherebbe sulle richieste, lato amministrazione, della riduzione della colata di cemento, "ma solo per quanto riguarda le porzioni di edilizia privata e non quelle di edilizia popolare (circa 10mila metri quadrati, ndr) – sostiene Pecci – e il tutto senza considerare un adeguamento dei costi di urbanizzazione proporzionati alle percentuali di riduzioni richieste", sostiene l’imprenditore. Pecci quindi rilancia e da parte dell’amministrazione denuncia un presunto rifiuto "di ogni altra proposta, preferendo continuare con il vecchio piano". A scatenare il vespaio, ora, sarebbero state secondo Pecci "alcune dichiarazioni dell’amministrazione in cui si dice aperta ad accogliere una proposta alternativa che contempli una riduzione di cubature, ed è disposta ad accettare una proporzionale riduzione di costi di urbanizzazione e dotazioni gratuite al Comune. Ma il passato ci insegna il contrario", così l’imprenditore. Perciò Pecci garantisce ora come "in tempi brevi saremo pronti a presentare un adeguamento del piano urbanistico che comporterà di nuovo un’importante riduzione delle metrature destinate ad edilizia residenziale pubblica e privata, con una proporzionale riduzione dei costi di urbanizzazione e infrastrutture. Sperando – conclude – che questa volta non ci siano strumentalizzazioni da parte del Comune".

Dal canto suo l’amministrazione di San Giovanni ribadisce come "siamo ben disponibili ad accogliere un progetto che vada nell’interesse dei nostri cittadini, mettendo davanti le esigenze e il bene della comunità – così il sindaco Daniele Morelli –. Sinora ci sono arrivate proposte, lettere, ma non progetti concreti su cui fare le rivalutazioni del caso. Le interlocuzioni continuano e se dovessero ora arrivare disegni e non intenzioni siamo aperti e disponibili ad ascoltare le proposte di un imprenditore serio e responsabile come Pecci".

f.z.