"Comportamenti corretti oppure non se ne esce"

Vittorio Sambri, direttore della Microbiologia del laboratorio di Pievesestina: "Le varianti del virus diffuse tra i giovani solo perché si muovono di più"

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di Monica Raschi

La variante inglese del Covid-19, nel Riminese, riguarda il 60 per cento dei contagi: nel giro di tre settimane potrebbe raggiungere la percentuale che interessa già alcune zone del Ravennate (per restare in Romagna) e cioè l’85 per cento.

Il professor Vittorio Sambri, direttore dell’Unità operativa di Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina, sta osservando il fenomeno in continua evoluzione.

Professore, questa variante inglese del Covid-19 sembra essere più diffusa tra i giovani. C’è una spiegazione?

"Questo solo perché i ragazzi si muovono e si incontrano di più. Per il resto non c’è differenza tra giovani e persone con più di 70 anni. E’ solo il comportamento a determinare questa differenza. Al momento".

Questo vuol dire che aumenterà la sua espansione?

"In alcune zone del Ravennate la variante inglese riguarda già l’85 per cento dei casi, nel Riminese siamo attualmente al 60 per cento. La media in Romagna è del 45 per cento, ma se si prosegue così nel giro di tre settimane si raggiungeranno le percentuali del Ravennate".

C’è un modo per bloccarla?

"Le persone devono smetterla di comportarsi in modo scorretto. Capisco la stanchezza e la rabbia, ma bisogna adattarsi, non ci sono alternative. Questa è una guerra e non è ancora finita".

Quanta speranza abbiamo con i vaccini?

"Guardi, la macchina vaccinale, in Emilia Romagna, è fantastica. Ieri sera (giovedì, per chi legge) era stato vaccinato il 25 per cento delle persone con più di 85 anni e questo in meno di dieci giorni. Un risultato eccezionale, ma bisogna avere prima di tutto i vaccini a disposizione e poi raggiungere un’alta percentuale di immunizzati".

Quanti?

"In Italia dobbiamo avere almeno il 65 per cento di persone con gli anticorpi. Quindi siamo ancora molto lontani. E bisogna continuare ad adottare tutte le misure necessarie per bloccare i contagi".

Sulla stessa lunghezza d’onda Raffaella Angelini, direttore della Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna: "Occorre fare molta attenzione a tutti i contatti personali. I virus mutano in breve tempo e gli effetti della loro contagiosità si stanno già vedendo in molte zone, con i numeri dei ricoveri che stanno crescendo in diversi ospedali. Uno fra tutti quello di Imola".