
Conad al porto, progetto congelato
Niente supermercato (e 89 unità immobiliari) al porto. La partita urbanistica è congelata. Da tempo. La Regione ha detto stop: tutto troppo vicino alle sponde del fiume. Quindi, implicito rischio esondazione. Anche gli ultimi eventi eccezionali hanno dimostrato l’ottima tenuta dei nuovi argini rialzati. "L’amministrazione prende atto – afferma l’assessore all’Urbanistica Michele Neri – dell’attuale impossibilità di poter portare a termine l’accordo urbanistico con Conad - suo malgrado e con rammarico dacchè è una partita a cui si è lavorato per quasi cinque anni. Considerata vantaggiosa sotto il profilo economico, edilizio residenziale, urbanistico e occupazionale, non di meno a soluzione di un contenzioso insoluto sull’area che si protrae da metà anni Duemila - nel rispetto delle competenze del Cuav (Comitato urbanistico di area vasta) della provincia di Rimini". Questi, nell’ultima seduta ha riconosciuto la vigenza della variante al piano gestione rischio alluvioni del 2022 a cura dell’Autorità di Bacino: con la quale la zona interessata è stata vincolata tra quelle soggette a rischio esondazioni. "Rammarico – aggiunge Neri – anche perché proprio l’alluvione del maggio scorso è stato un test probante superato dal nostro porto canale, anche alla luce dei recenti interventi sulle sponde. Ma come detto, l’amministrazione è nelle condizioni di dover prendere atto di pronunciamenti avvenuti a un livello sovraordinato".
Il progetto affondato era di costruzione di un nuovo supermercato Conad, e di 89 unità immobiliari, ovverosia appartamenti, nella parte a monte della ferrovia, lato Igea Marina. Una questione che la nostra amministrazione ha ereditato e che vedeva inizialmente coinvolti la società Portur, che era nata a fine secolo scorso per promuovere la darsena, e la società Carducci di Italino Mulazzani (morto nel 2021, ndr), che avrebbe dovuto realizzare l’opera. Questa tranche di appartamenti costituisce parte del cosiddetto ’motore immobiliare’ della darsena. Le quote della società Carducci, che era in pesante difficoltà economica, sono state rilevate dal Gruppo Conad. Il quale aveva presentato all’amministrazione comunale un’offerta - poi vagliata e accettata - per chiudere definitivamente la partita. Tra i punti qualificanti, Carducci (poi Conad) si impegnava a cedere al Comune l’ex colonia Benelli; a realizzare extra-standard (strade, verde attrezzato, illuminazione, arredi ecc.) per 1,4 milioni di euro legate alla possibilità di costruire un supermercato di medie dimensioni, circa 2.500 metri quadri, nei pressi del mercato ittico; e a realizzare la novantina di alloggi già citati, una nuova zona residenziale ’di pregio’. Acqua passata.
Mario Gradara