Concessioni balneari, gare entro il 2023. Gli operatori: "Inaccettabile"

Spiagge, si va verso le gare entro la fine 2023 con un compromesso, un anno in più in caso di contenziosi. Tutele per le micro imprese

Sembra vicina l’intesa sui balneari, il governo ha proposto una mediazione

Sembra vicina l’intesa sui balneari, il governo ha proposto una mediazione

Rimini, 25 maggio 2022 - Gare per la riassegnazione delle concessioni balneari entro fine 2023, ma con deroghe: un anno in più in caso di contenziosi; indennizzi a chi ’perde’ la spiaggia in base alle risultanze dei documenti contabili o di perizie, ma con esclusione dei beni abusivi. Dopo settimane di blocco, la commissione industria del Senato ha iniziato a votare sul Ddl Concorrenza. Sembra vicina l’intesa sui balneari, il governo ha proposto una media zione.

Votazione finale sul Ddl Concorrenza il 30 maggio, entro il termine del 31, come richiesto dal premier Draghi, per evitare rischi sui 190 miliardi del Pnrr. Forza Italia e Movimento 5 Stelle assicurano che l’accordo sulle gare e sugli indennizzi agli imprenditori che dovessero perderle è ormai a un passo. Ma i bagnini non ci stanno: "Una soluzione al ribasso rispetto alle nostre aspettative", sbotta Mauro Vanni, presidente di Confartigianto imprese demaniali.

Proprio nelle ultime ore sono arrivate le proposte di emendamento su alcuni punti cruciali del testo, come la proroga di un anno alle evidenze pubbliche in caso di difficoltà oggettive, e gli indennizzi calcolati sulla perdita dell’avviamento e sui valori residuali dei beni immobili. Sugli indennizzi continua il braccio di ferro. Lega e Forza Italia puntano al riconoscimento del valore commerciale dell’impresa.

"Non siamo ancora a conoscenza di tutti i particolari, e aspettiamo nel dare una valutazione definitiva, ma i presupposti non sono positivi – afferma Vanni –. Però la prima impressione è che si vada verso un compromesso al ribasso, senza tenere conto ad esempio del valore commerciale delle imprese in caso di indennizzo. Si parla di avviamento, di ’valore residuo ancora da pagare’, di valore dell’investimento. Per noi il valore vero è quello commerciale, che abbiamo creato con decenni di lavoro". Si è parlato anche di una proroga di un anno in caso di ’difficoltà oggettive’. "Anzitutto un anno non basta – continua –, ma sarei più preoccupato se fossi un Comune. Impossibile fare i bandi, ovvero evidenze pubbliche, in tempi così stretti. Servirebbe qualche anno di più. Credo che a Roma qualcuno non sappia di cosa parla. Il governo non si rende conto di come si amministra negli enti locali, della carenza di organico", e quindi delle difficoltà per i Comuni a indire le evidenze pubbliche.

"Si sta facendo piazza pulita sulla pelle dei balneari e a scapito della nostra offerta turistica. Senza tutelare le aziende". "Sulle concessioni balneari il testo su cui si sta trattando è un buon compromesso – attacca Marco Croatti, senatore del M5S – che recepisce molte proposte del Movimento 5 Stelle presentate in Senato. Entro il primo gennaio 2024 si aprirà un nuovo sistema di gare pubbliche che pone fine al regime delle proroghe infinite che da anni caratterizza il settore, con imprese costrette a vivere nella più assoluta incertezza, con canoni di concessioni irrisori per lo Stato, e con utenti costretti a pagare prezzi esosi per i servizi ricevuti". Croatti assicura che "ci saranno clausole di premialità a favore delle imprese titolari, tutele a favore di micro e piccole imprese familiari, così come a favore di società sportive e del terzo settore. Per quelle concessioni che passeranno di mano, ci sarà il riconoscimento di un equo indennizzo a carico del subentrante calcolato sulla base del valore economico d’impresa".