Concessioni, la battaglia si sposta in Parlamento

Il senatore Croatti (M5s): "L’asta è una grande opportunità per la Riviera". Fratelli d’Italia: "Penalizzate centinaia di piccole imprese famigliari"

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Ma quale "carne da macello" come ha detto il bagnino Gabriele Pagliarani. Per il senatore Marco Croatti la riforma delle concessioni contenuta in un emendamento del governo sul ddl concorrenza "potrà trasformarsi in una grande opportunità per il settore e per il nostro territorio". Dopo anni di tira e molla, si potrà "cancellare finalmente una situazione di incertezza e troppi anni di rinvii e proroghe che potrebbero portare l’Italia a una costosa infrazione e che hanno generato il blocco degli investimenti sull’arenile indebolendo la nostra offerta turistica". Per il senatore la stagione delle proroghe che volevano lasciare tutto com’è, inclusa la procedura di infrazione europea, sono ormai il passato. Ora la riforma arriva in Parlamento a partire dal Senato "nella commissione di cui faccio parte (Industria, Commercio, Turismo) con il decreto concorrenza e potrò continuare a lavorare sul testo. In tal senso ho chiesto al presidente di commissione di convocare nuovamente le categorie per approfondire il dialogo sul testo emerso".

Ora si passa ai fatti perché i tempi per arrivare a decreti e bandi sono stretti. Il ddl concorrenza passerà prima nelle commissioni, poi in Parlamento "che avrà poi sei mesi per adottare i decreti delegati con le nuove regole per le gare". Ancor più netto il parere di Roberto Biagini del Coordinamento nazionale mare libero che parla "di una svolta importante rispetto alla stagione delle vergognose proroghe". Poi qualche sassolino esce dalla scarpa. "Con buona pace di qualcuno, l’emendamento al ddl concorrenza non è neppure parente alla lontana dell’Arlotti-Pizzolante, in quanto recepisce molte delle indicazioni uscite dalla messa in mora UE del 3 dicembre 2020 e delle sentenze gemelle dell’adunanza plenaria del Consiglio. Apprendo dello ‘stato di agitazione’ proclamato dai balneari (prosciugheranno il mare, smonteranno la sabbia?) contrari all’abolizione, guarda caso, dell’articolo 45-bis del codice della navigazione (l’affido ad altri della concessione) per continuare a lucrare sul bene demaniale".

Intanto Fratelli d’Italia con il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, chiede un intervento alla Regione per tutelare i gestori degli stabilimenti. "Ci sono centinaia di piccole imprese famigliari che hanno investito una vita di sacrifici e di lavoro in questi stabilimenti balneari che la messa a bando rischia di travolgere". Infine Fiba-Confesercenti chiama in causa i politici. Basta liti, fa intendere il presidente nazionale e regionale Maurizio Rustignoli, presidente nazionale e regionale. "Auspichiamo che tutte le forze politiche possano lavorare in sinergia con le Regioni e le associazioni di categoria. Per il sistema turistico balneare il lavoro, a nostro avviso, comincia adesso".