Consultori al centro del dibattito

In Commissione Sanità continua l’esame della proposta di legge sull’aborto. Toni accesi su tempi e motivazioni

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Oltre cento emendamenti e un dibattito serrato. In Commissione Sanità procede l’esame del progetto di legge sull’interruzione volontaria di gravidanza che poi dovrà passare in Consiglio grande e generale. Come già detto, sono oltre un centinaio gli emendamenti proposti, di cui 40 da Repubblica Futura, 27 dal Partito democratico cristiano sammarinese, 23 da Libera, 15 da Rete, due da Domani-Motus liberi, uno da Noi per la Repubblica. Mentre il consigliere indipendente Sandra Giardi sostiene quelli di Libera. Ieri mattina, alla ripresa dei lavori, fari puntati sull’istituzione e la funzione dei consultori nella Repubblica di San Marino. Diversi gli emendamenti presentati dalle varie forze politiche sull’argomento. Dal Pdcs a Libera, passando per Repubblica Futura. Infine, Rete, Libera, Rf, Npr e il consigliere del gruppo misto Sandra Giardi condividono un emendamento concordato ( Libera, Rf e Rete ritirano quindi i propri).

Ed è questo, alla fine, l’emendamento infine approvato dalla Commissione. Vengono ritirati quelli presentati singolarmente da Rete, Libera e Rf, respinti i due emendamenti del Pdcs. Nel corso del dibattito, Adele Tonnini, di Rete, spiega che nell’emendamento condiviso si definisce l’attività del consultorio "a tutto tondo, non solo per l’aspetto delle informazioni ma anche per il servizio di assistenza psicologica e per chi affronta l’Ivg, come pure per chi affronta la gravidanza e il post partum e relativamente alla formazione di una sessualità sicura e alla prevenzione di gravidanze indesiderate". Il confronto che la presentazione degli emendamenti pone al centro è la questione dell’obbligatorietà o dell’accesso facoltativo al consultorio nel processo di Interruzione volontaria di gravidanza: previsto come obbligatorio dalla proposta del Pdcs e come facoltativo dall’emendamento condiviso dai diversi gruppi.

Nel pomeriggio, in aula, il dibattito si è concentrato su uno dei passaggi fondamentali della proposta di legge: i tempi e le motivazioni per l’aborto. E qui il dibattito si è fatto decisamente più acceso tra le forze politiche del Titano per fermarsi all’ora di cena e poi proseguire in seduta notturna, con un’ottantina di emendamenti ancora da prendere in esame. Precedentemente la Commissione consiliare aveva preso in esame e dato il via libera, dopo un confronto, all’educazione alla sessualità nelle scuole, in base all’età, e all’assistente sessuale per i disabili.