"Contratto scaduto da 4 anni: scioperiamo"

I sindacati del Titano hanno proclamato lo stato di mobilitazione del settore del commercio che comprende oltre 2.600 lavoratori

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Contratto scaduto da quattro anni, si va verso la mobilitazione. Non hanno intenzione di attendere ancora i lavoratori del settore commercio, circa 2.600 persone sul Titano. "Dopo mesi di trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto nel 2018 – dicono in coro le Federazioni costruzioni e servizi di Csdl, Cdls e Usl – da tempo si è arrivati ad una situazione di stallo con le controparti. Le associazioni di categoria che rappresentano le aziende del settore sono arroccate su posizioni che non recepiscono le richieste dei lavoratori". I sindacati vanno nelle pieghe della questione contrattuale. "La loro controproposta economica – spiegano a una sola voce– prevede un aumento del tutto inadeguato delle retribuzioni, e per di più, da corrispondersi al di fuori del contratto nazionale. Fatto, questo, irricevibile, non solo per l’importo, ma in quanto questa modalità, non avendo valore erga omnes, non garantirebbe il riconoscimento a tutti i lavoratori di tali aumenti, pur sempre minimi".

Al contempo le controparti, "hanno la pretesa di modificare parti normative del contratto, ma senza essere in grado di avanzare nessuna proposta concreta". Così, con l’obiettivo di sbloccare la trattativa, i lavoratori del settore, riuniti nei giorni scorsi in assemblea, hanno proclamato lo stato di mobilitazione. "Le iniziative specifiche sono in corso di definizione – spiegano i sindacati – e saranno comunicate nei prossimi giorni. L’obiettivo dei rinnovi contrattuali, in tutti i settori, è quello di mantenere un livello di retribuzioni, in grado di far fronte all’incremento del costo della vita. Ciò significa, evitare di ridurre la capacità di spesa di larga parte di popolazione, con ricadute dirette positive proprio sul settore commerciale, oltre che sull’intero sistema -paese". I sindacati, intanto, proseguono le proprie battaglie pensando alle riforme che, presto, arriveranno in Consiglio grande e generale (quella pensionistica e del lavoro), ma anche agli ulti aumenti delle bollette di luce e gas. Questioni per le quali le sigle del Titano hanno già annunciato lo sciopero generale. La data non è per ora indicata. "Lo sciopero è solo la risposta necessaria".