Coprifuoco violato a Rimini, maxi rissa in un locale

Il pandemonio si sarebbe scatenato tra il gestore e alcuni clienti. Tanti giovani in centro dopo le 22

La scena di venerdì pomeriggio alla Vecchia Pescheria

La scena di venerdì pomeriggio alla Vecchia Pescheria

Rimini, 9 maggio 2021 - E’ all’ora dell’aperitivo che alla Vecchia Pescheria volano le sedie. Momenti di paura che per fortuna durano poco, il tempo di chiamare la Polizia che quando arriva trova la calma assoluta e nessun testimone. Solo ieri mattina, gli agenti hanno visionato i filmati che sono fin troppo chiari, e hanno aperto un’indagine.

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Dai primi accertamenti, sembra che la lite sia stata fra il titolare di uno dei locali e alcuni clienti assidui. Un locale che nel novembre scorso era già stato sanzionato e che ora, con questo episodio, è finito nel mirino del questore. Ma è un fatto che il ‘nuovo corso’ del Covid ha dato un po’ troppo il ‘liberi tutti’. Non erano pochi, dicono, quelli che l’altra sera, vagavano ancora per la piazza nonostante fossero passate le 22, alla faccia del coprifuoco.

Ma ieri pomeriggio piazza Cavour e dintorni era lettaralmente blindata dalle forze dell’ordine. Una scaramuccia tra due gruppi di minorenni, poco dopo le 18, è stata sedata sul nascere dalle divise che li hanno separati prima che accadesse il peggio. Il pandemonio alla Pescheria si scatena invece alle 18,30 di venerdì, quando c’è un mucchio di persone che sta facendosi l’aperitivo. Prima le grida, poi le sedie che volano e la gente che scappa. Ma quando gli agenti arrivano, è tornata la calma. I litiganti sono ‘spariti’, o almeno così sembra. Gli agenti si infomarmano su quello che è successo, ma non viente fuori granchè. Ma ci sono le telecamere che hanno ripreso tutto. I filmati diventano subito virali. La Polizia ieri mattina ha visionato le immagini, scoprendo che a differenza di quanto avevano raccontato loro ‘qualcosa’ era successo. Ora la questura ha aperto un’indagine per ricostruire le modalità e soprattutto l’origine di quella lite che ha creato invece non poco scompiglio. Sono scattati quindi altri accertamenti, e ieri gli agenti stavano sentendo delle persone. Da una prima ricostruzione sembra appunto che la diatriba fosse tra un gestore a un paio di clienti, ma chi, come e perchè, è ancora tutto da verificare.

Intanto sulla vicenda interviene anche Fratelli d’Italia. Federico Brandi, portavoce provinciale, tuona contro quella che definisce "l’ennesima scena da Far West avvenuta in centro storico". Per Brandi "è necessario un presidio costante di militari e forze di polizia, in grado di fermare tempestivamente eventuali aggressioni e tutelare le attività già pesantemente colpite da oltre un anno di chiusure forzate, non è ammissibile che a dettare legge siano baby gang o sbandati".

Stessa cosa chiede Mario Erbetta, consigliere comunale di Rinascita Civica. "Perchè – si chiede – non ci sono postazioni fisse di polizia in pazza Cavour e all’Arco d’Augusto che sono i punti più nevralgici del centro. La sicurezza è un bene primario per i cittadini riminesi e deve essere garantita anche per fare affluire i turisti alle nostre attività commerciali del centro".