Rimini, 17 luglio 2021 - Il virus corre veloce, e colpisce sempre di più i giovani. Ieri a Rimini altri 33 casi, mentre in Emilia Romagna i nuovi positivi sono 200 e l’età media dei contagiati è di 30 anni.
Anche nel Riminese gli infetti sono così giovani? "La maggior parte dei positivi rilevati negli ultimi giorni – spiega Franco Borgognoni, direttore dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica di Rimini – ha meno di trent’anni. Prevalgono i ragazzi tra i 18 e i 29 anni, abbiamo anche diversi bambini (contagiati in ambito familiare) mentre sono pochissimi i trentenni e i quarantenni. E sopra i 50 anni i contagi sono diventati ancora più rari. Per capirci: tra gli ultimi positivi segnalati ieri solo uno ha 50 anni". Tra i giovani il virus si diffonde più velocemente perché ci sono meno vaccinati? "Questa è sicuramente una ragione. Dei casi che abbiamo diagnosticato a Rimini negli ultimi giorni, quasi nessuno era vaccinato. Alcuni tra i positivi hanno fatto la prima dose, ma parliamo di una piccola percentuale. Gli altri contagiati non erano ancora vaccinati. La variante Delta, lo stiamo vedendo, sta colpendo soprattutto chi non è immunizzato". A Rimini i casi sono risaliti più velocemente che altrove. Come se lo spiega? "Credo ci sia una serie di fattori dietro a questo aumento. La bassa copertura vaccinale può essere un motivo, ma non l’unico. I ragazzi si muovono di più, ci sono tanti turisti e il virus si diffonde più velocemente. Per questo è necessario rispettare le norme, specialmente nei luoghi di aggregazione". L’aumento dei casi ha portato già a un aumento dei ricoveri? "No, nessuno dei nuovi positivi è stato portato in ospedale. Sono cresciuti notevolmente, questo sì, i positivi sintomatici, anche se sono curabili a casa".