Coronavirus Rimini, il contagio dilaga tra i ventenni

I nuovi positivi sono in gran parte giovani e non vaccinati. Franco Borgognoni: "Tanti sintomatici, nessuno è stato ricoverato"

Giovani in coda per vaccinarsi all’open day di giugno

Giovani in coda per vaccinarsi all’open day di giugno

Rimini, 17 luglio 2021 - Il virus corre veloce, e colpisce sempre di più i giovani. Ieri a Rimini altri 33 casi, mentre in Emilia Romagna i nuovi positivi sono 200 e l’età media dei contagiati è di 30 anni.

Giovani in coda per vaccinarsi all’open day di giugno
Giovani in coda per vaccinarsi all’open day di giugno

Anche nel Riminese gli infetti sono così giovani? "La maggior parte dei positivi rilevati negli ultimi giorni – spiega Franco Borgognoni, direttore dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica di Rimini – ha meno di trent’anni. Prevalgono i ragazzi tra i 18 e i 29 anni, abbiamo anche diversi bambini (contagiati in ambito familiare) mentre sono pochissimi i trentenni e i quarantenni. E sopra i 50 anni i contagi sono diventati ancora più rari. Per capirci: tra gli ultimi positivi segnalati ieri solo uno ha 50 anni". Tra i giovani il virus si diffonde più velocemente perché ci sono meno vaccinati? "Questa è sicuramente una ragione. Dei casi che abbiamo diagnosticato a Rimini negli ultimi giorni, quasi nessuno era vaccinato. Alcuni tra i positivi hanno fatto la prima dose, ma parliamo di una piccola percentuale. Gli altri contagiati non erano ancora vaccinati. La variante Delta, lo stiamo vedendo, sta colpendo soprattutto chi non è immunizzato". A Rimini i casi sono risaliti più velocemente che altrove. Come se lo spiega? "Credo ci sia una serie di fattori dietro a questo aumento. La bassa copertura vaccinale può essere un motivo, ma non l’unico. I ragazzi si muovono di più, ci sono tanti turisti e il virus si diffonde più velocemente. Per questo è necessario rispettare le norme, specialmente nei luoghi di aggregazione". L’aumento dei casi ha portato già a un aumento dei ricoveri? "No, nessuno dei nuovi positivi è stato portato in ospedale. Sono cresciuti notevolmente, questo sì, i positivi sintomatici, anche se sono curabili a casa".