Coronavirus Rimini 20 marzo, stop alle attività economiche

Scattano le nuove restrizioni

L'esercito a presidio del territorio

L'esercito a presidio del territorio

Rimini, 20 marzo 2020 – Nuove restrizioni in serata per il territorio della provincia di Rimini. C'è lo stop pressoché generalizzato delle attività economiche, con eccezione di quelle essenziali o che autolimitino i contatti fra le persone, chiusura di spiagge e lungomare, e un riassetto complessivo della mobilità nel territorio, con blocco di strade secondarie. La nuova ordinanza firmata dal governatore Bonaccini arriva dopo l'ennesima giornata di contagi in aumento per il Riminese.

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Stop alle attività economiche

Stop pressoché generalizzato delle attività economiche, con eccezione di quelle essenziali o che autolimitino i contatti fra le persone, chiusura di spiagge e lungomare, e un riassetto complessivo della mobilità nel territorio, con blocco di strade secondarie. Lo prevedono le misure di contrasto al Coronavirus nel territorio della provincia di Rimini, in un'ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, firmata dopo quella del Governo, e che dunque dà una stretta ulteriore.

L'ordinanza arriva dopo la relazione inviata in Regione dal direttore generale della Ausl di Romagna che chiede un intervento straordinario alla luce della "preoccupante evoluzione epidemiologica del COVID-19 nei territori dei due Distretti sanitari di Rimini". Una situazione che rischia di mettere «in gravissima difficoltà i presidi ospedalieri dell'intera area riminese".

Il provvedimento entra in vigore dal 21 marzo, a eccezione della sospensione delle attività produttive di beni e servizi - la cui efficacia decorre da lunedì, fino al 3 aprile. Sono escluse dall'obbligo di chiusura le attività di produzione di servizi urgenti per consentire la permanenza delle persone nelle abitazioni (idraulici, elettricisti) e per consentire la sola mobilità consentita utilizzando mezzi privati (meccanici, elettrauto, gommisti). Aperte anche farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari, i rivenditori di angimi per animali, le edicole, i distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, il commercio al dettaglio di materiale per ottica, la produzione agricola e l'allevamento, i servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, i servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei Bancomat e Postamat, le attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali. E' ammessa l'attività agricola svolta con personale residente o comunque presente nel territorio provinciale. Chiusi tutti i cantieri di lavoro ad eccezione di quelli urgenti connessi ai lavori di messa in sicurezza del territorio e a quelli relativi ad opere pubbliche di somma urgenza. Garantita la raccolta rifiuti e la consegna di farmaci.