Coronavirus Rimini, chiude la caserma a Misano. Carabinieri in strada

Positivo un militare a Misano: subito al lavoro la stazione mobile. Ieri registrati 86 nuovi casi con un paio di studenti coinvolti

La stazione mobile dei carabinieri che è entrata in servizio ieri a Misano

La stazione mobile dei carabinieri che è entrata in servizio ieri a Misano

Misano, 23 ottobre 2020 - Carabinieri costretti a traslocare per un giorno, causa Covid. E’ quello che è accaduto ieri a Misano con la stazione dei Cc chiusa, appunto, per il coronavirus dopo la scoperta della positività di un militare. Così, a tutela della cittadinanza, tutto il personale in servizio alla caserma è stato sottoposto agli accertamenti sanitari. La stessa caserma è stata così chiusa per consentire la totale e completa sanificazione di tutti i locali presenti al suo interno, autovetture comprese. Ma per garantire i servizi alla cittadinanza di Misano è stata collocata una stazione mobile che, in pratica, ha fatto le veci della caserma vera e propria. Il militare positivo, che si trovava in licenza, ha avuto la febbre: da qui la necessità di sottoporlo subito al tampone che ha dato esito positivo. E il protocollo è subito scattato con i controlli a tampone per tutti i colleghi e la sanificazione globale per la caserma che potrebbe tornare operativa se non oggi al più tardi domani. Solo pochi giorni fa era stata la caserma di Riccione a registrare ben otto positivi fra i carabinieri con una totale e accurata sanificazione di tutti i locali della Compagnia. Ed anche in quella circostanza l’attività dei militari dell’Arma non era stata sospesa.

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Il numero dei contagi registrato ieri in provincia è rimasto elevato. Rimini, infatti, è terza in regione alle spalle di Bologna e Reggio Emilia: ben 86 i nuovi contagiati. Tra questi figura uno studente di una scuola superiore a Novafeltria, ma non è stata messa in atto nessuna quarantena. Un alunno positivo anche in una materna di Riccione, ma anche in questa circostanza non è stata attuata nessun provvedimento di isolamento per gli altri bimbi e insegnanti. In una scuola media di Igea a risultare positivo è stato, invece, un membro del personale scolastico con tutti i suoi contatti più vicini sottoposti a tampone, come vuole la prassi. Dei nuove 86 contagiati, 42 sono uomini mentre 44 sono le donne che hanno ’incontrato’ il virus. Trentadue pazienti hanno sporadici sintomi mentre 45 hanno avuto contatti con casi certi, la maggior parte in ambito familiare e già in isolamento al momento della diagnosi. Sono, invece, quattro i casi diagnosticati dopo un viaggio all’estero: due nuovi positivi sono stati diagnosticati al ritorno dall’Ucraina, una dalla Moldavia e una dall’Albania.