Coronavirus, Rimini maglia nera: è di nuovo boom di contagi

In Romagna nessuno ha fatto peggio di noi. In una settimana 245 positivi, tantissimi nella zona sud, e ieri altri 63 contagiati

Covid, impennata dei contagi a Rimini

Covid, impennata dei contagi a Rimini

Rimini, 22 luglio 2021 - Quella linea rossa che si impenna (nel grafico) dice già tutto. Nell’ultima settimana i casi di positività a Rimini sono letteralmente esplosi. I nuovi contagi diagnosticati dal 12 al 18 luglio sono stati 245. Rispetto alla settimana precedente sono quasi quadruplicati. Non solo: i casi di Rimini rappresentano due terzi di quelli diagnosticati in tutta la Romagna, dove i nuovi positivi nell’ultima settimana sono stati 378.

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Non è un caso. Rimini, lo ripetiamo da tempo, è la provincia con la più bassa percentuale di vaccinati, e non solo in Romagna ma in tutta la regione. Quasi 180mila riminesi hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, e 125mila hanno completato il ciclo, ma resta ancora bassa la copertura vaccinale nella popolazione sotto i 70 anni. Tra i sessantenni ha avuto la prima dose il 74%, mentre in Romagna la percentuale è quasi dell’80%. E siamo il fanalino di coda anche nelle altre fasce di popolazione: solo il 62% dei cinquantenni ha fatto una dose di vaccino (in Romagna la media è del 68%), tra i quarantenni la percentuale cala al 47% (mentre la media è 54%), e solo il 38% dei trentenni si è sottoposto alla prima iniezione. Resta lontano il traguardo dell’immunità di gregge anche, soprattutto tra i giovani: prima dose per il 36% dei ventenni, mentre nel resto della Romagna la copertura è arrivata al 43%, e per il 23% dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni, contro una media del 30% in Romagna.  

L’aumento dei contagi è causato, qui come altrove, in gran parte dalla variante Delta, che è stata riscontrata nel 64% dei nuovi positivi, mentre nel 34% dei casi è stata rilevata la variante inglese. Certo: a Rimini il turismo incide più che in altri territori. Ci sono più persone, più occasioni di contatto e aggregazione, e il rischio di contagi è di conseguenza più elevato. Ma da solo il turismo non basta a spiegare il nuovo boom di casi. Che crescono, soprattutto, nella zona sud della provincia: 42 nuovi positivi a Riccione, 44 a Cattolica, 22 a Misano. A Rimini i nuovi casi sono stati 63, pochi i positivi a Santarcangelo e nell’intera Valmarecchia. Nel distretto sanitario di Riccione (che comprende Cattolica, Misano e la Valconca) i nuovi casi ogni 100mila abitanti sono stati 142. In Romagna nessuno ha fatto peggio, nemmeno il distretto di Rimini dove i casi sono 33 ogni 100mila abitanti.

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Anche ieri la nostra provincia è stata tra quelle con più contagi in Emilia Romagna. Segnalati altri 63 positivi, di cui 7 asintomatici. Hanno fatto il tampone in 30 perché familiari e amici di contagiati già noti, altri 27 per sintomi, 3 al rientro dall’estero, per 3 l’indagine epidemiologica non è ancora conclusa. Non ci sono stati decessi, per fortuna, e nelle ultime ore altri 10 riminesi sono guariti. Ma i casi attivi sono ora più di 400 (erano 332 lunedì). La situazione resta sotto controllo all’Infermi: sono 4 i malati attualmente ricoverati per Covid, non c’è più nessuno in terapia intensiva. "La situazione nei nostri ospedali – dice il direttore sanitario Mattia Altini – resta per ora rassicurante, ma dobbiamo mantenere la guardia alta, senza allarmismi ma con grande senso di responsabilità. L’aumento di casi specialmente a Rimini è evidente: vogliamo, dobbiamo continuare a somministrare vaccini in maniera incalzante".