Coronavirus Rimini, per giocare a calcetto sfidano anche il virus

Denunciati quattro riminesi sorpresi dalla Polizia in via Beltrami. Una quarantina le sanzioni penali della forze dell’ordine in 24 ore

I quattro riminesi denunciati giocavano a calcetto in un campo di via Beltrami

I quattro riminesi denunciati giocavano a calcetto in un campo di via Beltrami

Rimini, 21 marzo 2020 - Chi non rinuncia a giocare a calcetto e chi a viaggiare di comune in comune perchè lì "la carne è più buona". Sono almeno una quarantina le denunce inflitte dalle forze dell’ordine ad altrettanti cittadini che proprio non ne vogliono sapere di starsene in casa, e continuano a fare la stessa vita come se invece del coronavirus imperversasse un banale raffreddore.  

Come i quattro riminesi che sono stati sorpresi l’altra mattina da una pattuglia dei carabinieri di Rimini, mentre in via Beltrami si facevano una partita a calcetto. Si divertivano come matti, un gruppetto composto di persone tra i 20 e i 50 anni. Quando hanno visto i militari non hanno avuto granchè da dire e hanno incassato la denuncia senza protestare troppo.

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A un 23enne di Foggia è andata anche peggio. Le Volanti della Polizia sono arrivate in via Dellera su segnalazione di alcuni cittadini che indicavano un gruppo di persone. Quando la Polizia è arrivata, ce n’era uno solo, il quale ha sostenuto prima di essere uscito dal posto di lavoro, poi vedendo che non attaccava ha raccontato che faceva due passi per ragioni di salute, chiudendo con un "non ho i documenti". Ma alla fine i documenti sono saltati fuori, e non solo il nome era diverso da quello che aveva dato, ma quello vero era pieno zeppo di precedenti penali. Così è stato denunciato per la violazione al decreto e attestazioni a pubblico ufficiale. Oltraggio e resistenza, si sono aggiunti invece per un albanese, di 29 anni, che ha dato vita a un inseguimento con la bicicletta. Quando gli agenti l’hanno fermato, li ha coperti d’insulti. Poi ci sono gli amanti dei cantieri, come i due 20enni riminesi, sorpresi dalla Volante in via Imperatrice Teodora. "Siamo usciti per curiosare nel cantiere", si sono giustificati senza troppo convinzione, prima di essere denunciati.

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Undici, le denunce inflitte dalla Guardia di finanza di Rimini che oltre a controllare gli esercizi commerciali, l’altra sera a Viserba ha incrociato due cittadini della Repubblica Ceca. Non solo erano dove non dovevano essere, ma uno dei due è risultato gravato da un mandato d’arresto europeo per un furto commesso nel suo Paese, ed è stato arrestato.  

Il sammarinese, di 55 anni, non rinuncia invece alle sue abitudini culinarie. I carabinieri della Compagnia di Novafeltria l’hanno intercettato ieri pomeriggio appena uscito da un negozio di generi alimentari di San Leo. Aveva fatto tutta quella strada per fare spesa perchè "qui la carne è molto più buona". La bistecca l’ha portata a casa, insieme a una denuncia. Stessa sorte per un 70enne di Sant’Agata, sorpreso ieri mattina dai militari all’altezza di Poggio Torriana mentre viaggiava a bordo della sua auto. Candido come un giglio ha detto che stava tornando da Santarcangelo, perchè è lì che va tutti i venerdì al mercato, e non ci ha mai rinunciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA