Rimini, 25 marzo 2020 - Finte badanti, giovani incoscienti che fumano hashish sulla panchina, gente in cerca di un wi-fi pubblico "perchè quello di casa non è performante". Sono soltanto alcune della trentina di denunce, messe insieme dalle forze dell’ordine, sempre a caccia di irriducibili che a stare in casa proprio non ce la possono fare. E credono che a loro tanto non toccherà mai. Ieri mattina intanto si è riproposta la solida coda sulla Statale 16, piena zeppa di blocchi. Ancora una volta in molti sono stati rimandati indietro.
La più fantasiosa e spudorata è stata sicuramente la moldava, di 49 anni, residente a Verucchio, fermata dai carabinieri del Radiomobile di Novafeltria, all’altezza di Secchiano. La signora in questione ha sostenuto che si stava recando a Novafeltria per assistere un’anziana, ma quando i militari le hanno chiesto indirizzo e numero di telefono della donna, non è stata in grado di spiccicare parola.
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Ha fatto tombola quando le divise hanno scoperto che il suo permesso di soggiorno è scaduto nel giugno scorso. La moldava è stata quindi denunciata per la legge sull’immigrazione e anche per violazione al decreto. "Sono stufo di stare in casa", ha abbaiato invece ai carabinieri un 59enne di Talamello, trovato a Dogana di Verucchio. L’hanno ovviamente rispedito a casa con una denuncia. Tre, invece, tra cui un’anziana coppia, quelli trovati un bel po’ lontani dalla loro residenza per cercare un wi-fi pubblico. La scusa non ha attaccato e sono scattate le denunce.
Fare la spesa è ormai diventata una fissazione per tutti. Unica valvola di sfogo, c’è chi tenta qualche chilometro in più per raggiungere un supermercato più fornito. Così come una coppia di Pennabilli fermata a Novafeltria per acquistare generi alimentari perchè "qui c’è più scelta". Non si può fare, hanno spiegato loro i carabinieri per l’ennesima volta, mandandoli via con una denuncia".
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I ragazzi, fin troppi, sembrano vivere invece in un mondo parallelo, lontano anni luce da morte e pestilenze. E allora i tre amici riccionesi, due maggiorenni e minorenni, si erano comodamente seduti sulla panchina e si stavano passando una ‘canna’, quando sono arrivati gli agenti della Polizia municipale della Perla. Per i due maggiorenni è scattata la segnalazione alla prefettura come assuntori, e per tutti il mancato rispetto delle disposizioni restrittive. In tempi di coronavirus, poi, c’è anche chi si sente autorizzato a passare con il rosso. Un 50enne riccionese che si è giustificato dicendo che stava andando a dare da mangiare al cane legato in un campo.
Nelle rete della Municipale, anche due 80enni, pizzicati mentre a bordo di un’Ape percorrevano una stradina lungo il Marano, tra Coriano e Riccione. L’esigenza era quella di "andare nel campo a legare i cavoli".