Coronavirus estate al mare. "Turisti malati? L’hotel non finirà in quarantena"

L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini anticipa le nuove misure "Il cliente firmerà una dichiarazione sulla sua salute"

L'estate della Riviera sarà diversa da quelle che ricordiamo

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Rimini, 24 aprile 2020 - Andrea Corsini ha incontrato i rappresentanti degli albergatori e dei titolari di campeggi. L’assessore regionale al Turismo è al lavoro da giorni per stabilire le nuove regole per ripartire. "Si lavora oer stabilre a quali condizioni potranno aprire hotel, campeggi, locali, negozi e stabilimenti balneari. In attesa di date certe sulla Fase 2 come Regione stiamo mettendo a punto protocolli con le misure per riaprire in sicurezza".

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Ieri focus sugli alberghi. Tra le preoccupazioni principali, quella della responsabilità civile e penale in caso un ospite risultasse positivo durante il soggiorno, e il rischio di chiusura dell’hotel, con quarantena forzata per tutti gli occupanti. "Proprio su questi due punti, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche per la salute, abbiamo già messo alcuni paletti importanti".

Quali? "Parto del secondo. In caso una persona risulti positiva durante la permanenza in albergo, scattano ovviamente i protocolli sanitari, e quella persona viene presa in carico dall’Ausl. L’hotel non chiude, voglio essere chiaro su questo, né la persona viene messa in quarantena all’interno della struttura. L’albergo non viene trasformato in un ospedale. Tra l’altro, non è dimostrabile se l’ospite sia diventato positivo all’interno dell’hotel, per strada, al bar o altrove".

Dove viene trasferita la persona eventualmente positiva? "Viene riportata a casa, oppure in caso sia grave, in ospedale".

Capitolo responsabilità dell’albergatore. "Stiamo lavorando alla predisposizione di una sorta di ‘ombrello giuridico’ per gli operatori, come da essi stessi giustamente richiesto, pena la volontà di non aprire i battenti, comprensibile in caso questo rischio non venga cancellato".

In che modo si procede? "Quando il turista arriva in albergo, ovviamente non può avere con sé una patente di immunità. Deve sottoscrivere un’autodichiarazione nella quale attesta di essere in buone condizioni di salute. Nella quale prende atto del protocollo sicurezza sottoscritto dall’albergatore, una dichiarazione nella quale l’imprenditore attesta di aver rispettato tutte le misure di sicurezza che saranno previste nel protocollo che stiamo predisponendo".

A che punto siete con la stesura? "E’ un lavoro comune con le categorie per definire le regole di ingaggio, dare risposte agli operatori sulle misure da adottare e permettere loro di prepararsi. Perché la stagione prima o poi partirà, in sicurezza per clienti, personale e impresa".

Prima o poi quando? "Difficile dirsi, pensiamo a giugno".

Tempi per le regole? "Contiamo di averle pronte per la prima decade di maggio, che siano ultimate o meno le linee guida nazionali".