Coronavirus Rimini, nuovo focolaio in ospedale. Otto contagiati

Tutti ricoverati nel reparto post-acuti. I casi scoperti dopo il tampone fatto a un paziente che stava per essere dimesso dall’Infermi

Allarme coronavirus in un reparto dell’ospedale Infermi di Rimini con nuovi otto contagi

Allarme coronavirus in un reparto dell’ospedale Infermi di Rimini con nuovi otto contagi

Rimini, 7 luglio 2020 - Un nuovo focolaio di Covid-19 nell’ospedale di Rimini. Sono 8 i casi di contagio accertati tra domenica e ieri mattina, a seguito della prova del tampone. Sono tutti pazienti che si trovavano già ricoverati nel reparto post-acuti. Si tratta di 5 uomini e 3 donne, e nessuno di loro presentava sintomi particolari della malattia.

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L’allarme è scattato dopo l’esito del tampone fatto, sabato, a uno di loro. L’uomo doveva essere dimesso dal reparto, e prima di essere mandato a casa è stato sottoposto, come previsto dalla procedura stabilita da Ausl e Regione, alla prova del tampone. Quando è arrivato il risultato che ne ha riscontrato la positività l’Ausl ha immediatamente fatto il tampone a tutti gli altri pazienti del reparto, a quelli ricoverati nei reparti vicini che potevano aver avuto dei contatti con il contagiato, e naturalmente anche a medici, infermieri e al resto del personale sanitario. Ieri mattina è arrivato il risultato dei tamponi sugli altri pazienti, che ha confermato i timori: altri 7 ricoverati del reparto post-acuti, tutti asintomatici come il primo paziente risultato positivo, hanno contratto il Covid. Se a provocare il contagio sia stato qualcuno del personale sanitario oppure un parente dei pazienti ancora non è dato saperlo. Per il momento gli 8 contagiati restano tutti in ospedale, ma per loro sono state adottate una serie di precauzioni per impedire il diffondersi del contagio in corsia e permettere agli operatori sanitari di continuare ad assisterli in piena sicurezza.  

Si attende a ore l’esito dei tamponi fatti sul personale medico e infermieristico: gli esami sono sono stati eseguiti ieri mattina. Nel i frattempo l’Ausl ha avviato un’indagine epidemiologica sul nuovo focolaio, e ha già avvertito i familiari degli 8 malati di Covid, imponendo loro la quarantena in attesa dei risultati dei tamponi. "I controlli e le indagini cliniche continueranno senza sosta nei prossimi giorni – assicura l’Ausl – ma al momento la situazione risulta circoscritta".  

Non è il primo focolaio che si verifica all’Infermi. Ce ne sono stati altri, che hanno coinvolto medici, infermieri, pazienti. A marzo un importante focolaio aveva interessato diversi medici e infermieri del reparto di medicina generale. Tra i dottori del reparto risultati positivi (ben 12 su 25) anche il primario Giorgio Ballardini, che ha passato diverse settimane ricoverato in ospedale a Ravenna - dove vive - e ha sofferto anche di complicazioni causate dal virus, poi fortunatamente superate. A fine aprile poi si è verificato un altro importante focolaio tra i pazienti e gli operatori del reparto di geriatria, con una quindicina di persone risultate positive. Sono avvenuti poi altri focolai in ospedale, durante le settimane del picco della pandemia nel Riminese. Una situazione molto diversa da quella attuale, dove il virus resta sotto controllo, nonostante il nuovo focolaio in ospedale.  

Con i nuovi casi salgono così a 2.207 i malati di Covid-19 dall’inizio dell’epidemia. La Regione ieri ha comunicato un solo nuovo contagio, che riguarda proprio il paziente del reparto post-acuti risultato positivo al tampone prima di essere dimesso. Gli altri 7 casi, emersi nel primo pomeriggio di ieri (quando sono arrivati gli esiti degli altri tamponi) verranno ’contabilizzati’ oggi. A Rimini in questo momento i malati di Covid sono oltre una trentina, mentre i guariti sono circa 1.930.  

Per Nicola Marcello, medico e consigliere di Forza Italia, "è importante non abbassare la guardia, e il nuovo focolaio lo dimostra. Va mantenuta in piedi a Rimini una struttura speciale di ricovero per i malati di Covid, per affrontare eventuali nuovi focolai e fornire l’adeguata assistenza in piena sicurezza". © RIPRODUZIONE RISERVATA