Coronavirus Rimini, cliente in quarantena volontaria. Avvocato chiede rinvio del processo

L'uomo è originario di Cesena, ma lavora e vive a Prato. Effettua spesso viaggi in Cina

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Rimini, 23 febbraio  2020 - Il cliente è in quarantena volontaria per la situazione sanitaria legata al coronavirus e l'avvocato difensore chiede un rinvio per motivi sanitari al giudice monocratico di Rimini.

L'uomo, del quale il difensore, Riccardo Luzi, desidera mantenere riservate le generalità e anche il reato per il quale è sotto processo a Rimini, è originario del Cesenate, ma lavora e vive a Prato, nel settore tessile, ed effettua costanti viaggi in Cina. Mercoledì sarebbe dovuto essere presente all'ultima udienza in Tribunale a Rimini per il processo davanti giudice monocratico che lo vede imputato in un giudizio dove la controparte è rappresentata dal suo ex datore di lavoro.

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«In un primo momento - racconta l'avvocato Riccardo Luzi - avevano pensato di farlo venire in aula, dove doveva essere ascoltato dal giudice, con la mascherina sul volto. Ma successivamente, anche alla luce dell'ordinanza del ministero della sanità che prevede l'obbligo di quarantena fiduciaria domiciliare e la cosiddetta 'sorveglianza attiva' per chi ha avuto contatti a rischio, ho pensato fosse logico e doveroso chiedere un rinvio al giudice. Cosa che farò lunedì mattina con una posta certificata. Intanto ieri ho già avvisato l'avvocato della controparte che ovviamente si è detto d'accordo».

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Il cesenate è da 20 giorni in quarantena volontaria a Prato, non torna a Cesena dove ha parte della famiglia da un mese. «Ritengo doveroso mantenere il riserbo sulla causa e sul mio cliente perché siamo in un momento molto delicato in cui con un nulla si può scatenare il panico. Ô ovvio che cautela e scelte di coscienza andrebbero sempre fatti in luoghi affollati come le aule di tribunale», dice il legale. Il procedimento per il quale il cesenate è a processo a Rimini scaturisce da una causa di lavoro ancora pendente davanti al giudice competente.