Coronavirus Rimini, Gnassi scrive a Conte. "Ordinanza speciale va prorogata"

Il primo cittadino chiede di reiterare le misure per la provincia fino al 13 aprile

il minuto di silenzio di Gnassi per le vittime del virus

il minuto di silenzio di Gnassi per le vittime del virus

Rimini, 3 aprile 2020 - Andare avanti con l'ordinanza speciale per la provincia di Rimini almeno fino al 13 aprile. E' quanto chiedono il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il presidente della Provincia, Riziero Santi, al premier Conte, per continuare a contrastare l'epidemia di coronavirus nel Riminese.

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"Finora è stata dura, durissima - è la premessa di Gnassi - Abbiamo cambiato le nostre vite, abbiamo chiesto a tutti di restare a casa e alle imprese di chiudere. Ma non è finita qui. I sindaci della provincia di Rimini e il prefetto già da settimane ormai hanno deciso di intraprendere la via più ripida per tutelare la salute e salvaguardare il sistema sanitario al limite. Una serie di prescrizioni e di limitazioni molto rigorose che la Regione Emilia ha accettato ed esteso ai Piacenza".

La curva dei contagi si sta abbassando, "ma dobbiamo procedere - continua Gnassi - su questa strada fino al 13 aprile". Per questo Gnassi e Santi hanno inviato una lettera al premier Giuseppe Conte, concordandola con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in cui si chiede espressamente di "reiterare l'ordinanza per Rimini fino al 13 aprile". Un'ordinanza che sta dando i suoi frutti, perché "se ancora due settimane fa l’incremento medio giornaliero del contagio nella nostra provincia superava anche il 15 per cento, adesso si attesta sullo 0,7 per cento, sotto la media regionale del 3,5 per cento. Le misure di distanziamento sociale a cui abbiamo deciso con responsabilità di attenerci evidentemente funzionano. E allora dobbiamo proseguire, e non fermarci!".