REDAZIONE RIMINI

Cosa ha raccontato Loris Bianchi sull’incidente di Giuliano, figlio di Pierina

Il fratello di Manuela a Storie Italiane: “Ho sempre pensato a una correlazione tra quell’incidente e la morte di sua madre. Ecco dove ho visto Louis quella mattina...”

Cosa ha raccontato Loris Bianchi sull’incidente di Giuliano, figlio di Pierina

Rimini, 19 marzo 2025 – “Ho sempre pensato a una correlazione tra l’incidente di Giuliano e la morte di sua madre Pierina. Mi dispiace se mia sorella mi ha mentito”. Sono le parole di Loris Bianchi, fratello di Manuela, nuora di Pierina Paganelli uccisa la notte del 3 ottobre 2023 a Rimini, rilasciate in esclusiva a Storie Italiane la trasmissione di Rai1.

Omicidio di Pierina Paganelli: da sinistra Loris Bianchi, fratello di Manuela (al centro con il marito Guiliano) e a destra Louis Dassilva
Omicidio di Pierina Paganelli: da sinistra Loris Bianchi, fratello di Manuela (al centro con il marito Guiliano) e a destra Louis Dassilva

Convocato ieri dalla polizia stradale Loris Bianchi ha raccontato agli agenti la mattina dell’incidente Giuliano Saponi, figlio di Pierina e marito di Manuela.

“Mi aspettavo di essere chiamato, dalla stampa si vociferava e non mi ha sorpreso – prosegue Loris -. Di quella mattina non ricordo l’orario preciso, ma tra le otto e le otto e mezza vidi Louis salire dalla rampa che porta al garage. Era in tuta sportiva, probabilmente si accingeva ad andare a correre come era sua abitudine. Gli raccontai cosa fosse successo e lui ebbe uno scatto di rabbia, probabilmente dispiaciuto per quello che stava capitando a mia sorella”.

Cosa ha raccontato Loris Bianchi sull’incidente di Giuliano, figlio di Pierina

Una versione diversa da quella raccontata da Valeria Bartolucci che dichiarò di essere partita con suo marito per un funerale: “Ho saputo del racconto diverso qualche mese fa – è stato il commento di Loris Bianchi – non ne ho presa molto coscienza perché non faccio collegamenti, ma effettivamente c’era questa contraddizione, lo dicono gli investigatori, sono cose provate”.

“Mi hanno chiesto se Louis fosse mai venuto a casa mia – ha aggiunto ancora relativamente al suo rapporto con l’unico indagato al momento per l’omicidio – ho risposto di sì perché lui mi fece un lavoro alla tapparella bloccata, era un tuttofare ed era nata anche un’amicizia. Il mio racconto finisce con l’incontro con lui perché da quel momento in poi ci siamo messi subito alla ricerca di Giuliano, non si sapeva in che ospedale l’avessero portato”.

E sulla sorella Manuela ha detto: “In questo calderone, mi sono accorto che spesso e volentieri si crea confusione tra quello che sai e quello che ti raccontano, gli eventi si mischiano così come i tempi e le date. A me non ha raccontato delle cose che mi sono state raccontate da altri. Se veramente è stato così mi dispiace perché comunque mi ha mentito, ma vorrei aspettare che lei veramente parlasse e dicesse tutta la verità a me personalmente e da lì deciderò cosa pensare e come ‘giudicarla’. Con i ‘se’ e con i ‘ma’ non ce la faccio in questo momento”.

“Ho notato che c’è una focalizzazione sull’incidente di Giuliano che prima non c’era – ha quindi aggiunto – ed è per questo che mi hanno chiesto cose già ripetute. Io sono entrato in contatto con il dottor Barzan proprio perché volevo fare luce sull’incidente, mi sembrava fosse stato preso troppo sottogamba e secondo me poteva essere in relazione con l’omicidio di Pierina. Ci sono dei sospetti e c’è un soggetto in custodia cautelare, e non per nulla, ci sono stati dei rilevamenti a riguardo. Poi il sospetto non vuol dire che sia stato lui”.

"Minacce nei miei confronti? Non le leggo – ha concluso il fratello di Manuela – mi vengono riportati i vari commenti e giudizi negativi, mi dipingono come una persona che non sono, anche le amiche della mia futura moglie si sono fatte influenzare, anche se c’è un bel muro difensivo perché amici e parenti ci sono che mi vogliono bene. Mia moglie mi è molto vicina e protettiva ma sta subendo tantissimo questo pregiudizio nei miei confronti”.