Covid, altri tre morti tra cui una donna di 46 anni In un mese raddoppiati i sanitari positivi

Cala il numero di nuovi contagi nel Riminese. Ieri sono stati segnalati ’solo’ (si fa per dire) 443 casi, che portano così a quasi 150mila le positività al Covid da quando è scoppiata la pandemia. Purtroppo negli ultimi giorni ci sono stati altri decessi tra i riminesi positivi al virus. La vittima più giovane è una donna di Rimini di soli 46 anni, che era malata di tumore. Gli altri due morti sono due anziani di 82 e 83 anni, anche loro del capoluogo.

Il virus non frena la sua corsa, e sono in forte aumento i contagi anche tra gli operatori sanitari. Soltanto un mese fa i dipendenti dell’Ausl positivi erano 199 in tutta la Romagna, di cui 66 a Rimini. Secondo l’ultima rilevazione, effettuata dall’Ausl l’1 luglio, i sanitari a casa con il Covid erano 451 in Romagna, di cui 135 a Rimini. L’aumento di casi è avvenuto soprattutto tra gli infermieri. Tolti i medici (sono 16 quelli attualmente positivi al Covid), la maggioranza dei casi riguarda gli altri professionisti sanitari: sono 79 quelli a casa col virus, e quasi tutti sono infermieri. Sempre nel Riminese si contano altri 40 dipendenti Ausl appiedati dal Covid. "Il rischio di contagio per gli infermieri è più elevato – osserva Nicola Colamaria, il presidente dell’Ordine degli infermieri – Questo mette a dura prova gli ospedali e tutte le attività sanitarie. Stiamo invitando tutti i colleghi a vaccinarsi". Sono attualmente un’ottantina gli infermieri riminesi sospesi (inclusi quelli che lavorano nel privato) in quanto non in regola coi vaccini.