Covid, la variante inglese sul Titano

I risultati delle analisi resi noti ieri dall’Iss. Intanto i contagi salgono e i vaccini non sono ancora arrivati

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di Monica Raschi

La variante inglese del Covid 19 è arrivata anche sul Titano e non poteva essere altrimenti, visto che ormai è presente nella maggior parte delle regioni italiane. I risultati delle analisi dei tamponi, che sono stati inviati a un laboratorio specializzato di Ancona, sono stati resi noti ieri da Sergio Rabini, direttore sanitario dell’Istituto per la sicurezza sociale. Il medico ha sottolineato che la situazione contagi nel territorio sammarinese "non è molto rassicurante" essendoci negli ultimi 24 ore altri 25 casi su 288 tamponi processati, con un dici di contagiosità dell’8,68 per cento con una soglia di allerta fissata al 10 per cento (nella settimana dall’8 al 14 febbraio l’indice si è assestato sull’8,18 per cento). "La mutazione non ha una prognosi peggiore – chiarisce Rabini – ma è sicuramente più contagiosa".

La situazione contagi si è riacutizzata anche nelle scuole: "Dal 9 febbraio a oggi – sottolinea Laura Viola, primario della Pediatria sammarinese –, i tamponi sono stati eseguiti in 27 classi, chiuse quattro elementari e una scuola dell’infanzia, per un totale di 67 bambini positivi.. Tutti a casa con un po’ di febbre e diarrea ma nulla di grave. La presenza della variante, che è molto più infettante, però deve far alzare la guardia a tutti in quanto anche se non più letale, può diffondersi maggiormente quindi colpire le persone più fragili. La raccomandazione che vogliamo fare anche i genitori – prosegue il primario – è che se in famiglia ci sono sintomi di raffreddore, tosse, mal di testa è bene stare a casa e attendere il tampone per la diagnosi. Non pensiamo di chiudere le scuole ma occorre fare molta attenzione affinché il virus non si propaghi ulteriormente.

Nulla di nuovo sul fronte vaccini e a precisa domanda il dottor Rabini afferma che "ci troveremo a vaccinare nel corso della pandemia. Non voglio sbilanciarmi ma speriamo di essere vicinissimi agli arrivi". Forte preoccupazione per il mancato arrivo dei vaccini espresso anche dal Comites San Marino, nel corso di un incontro tra il vicepresidente Alessandro Amadei e Luciano Vecchi, responsabile del Dipartimento Italiani nel Mondo del Pd. Vecchi si è impegnato a ribadire al nuovo governo italiano la necessità, pur nelle difficoltà di approvvigionamento, di sviluppare pienamente la cooperazione con San Marino.