Covid, medico positivo al congresso dei cardiologi

L’uomo ha accusato la febbre in hotel e il giorno dopo è tornato a casa in Puglia. Nel frattempo 300 persone sono state invitate a sottoporsi al tampone.

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di Manuel Spadazzi

Era stato al Palas di Rimini per partecipare al convegno a cura di Anmco (Associazione dei medici cardiologi ospedalieri). Alla sera in hotel ha cominciato ad accusare alcune linee di febbre, e il giorno dopo è tornato subito a casa, a Bari, in auto. Temendo quello che poi, un paio di giorni dopo, il tampone ha confermato: anche lui è rimasto contagiato dal Covid. Risultato? Quasi 300 persone stanno ricevendo in questi giorni una comunicazione da parte degli organizzatori del congresso medico, in cui si invitano tutti coloro che hanno avuto contatti con il medico contagiato a sottoporsi al tampone.

La scoperta del caso è avvenuta in queste ore, e l’Ausl Romagna, insieme a Ieg e all’associazione che gestisce il convegno, ha subito avviato tutte le procedure del caso. E’ stata redatta la lista completa di chi si trovava al Palas il 27 agosto, giorno inaugurale del congresso, e l’unico a cui ha partecipato il medico. Ma la situazione, assicurano dai vertici Ieg, è assolutamente sotto controllo e non desta particolari preoccupazioni. Prima di tutto, "perché le misure di controllo, la sanificazione e le distanze sono state pienamente rispettate. In secondo luogo, perché il medico poi risultato contagiato ha partecipato a una sessione del convegno, durante la giornata inaugurale (il 27 agosto) con soli altri 5 partecipanti".

Il medico aveva già il Covid prima di partire per Rimini, ma evidentemente i sintomi del virus ancora non si erano manifestati. Non aveva la febbre quand’è entrato al Palacongressi. Gli addetti alla sicurezza non l’avrebbero fatto entrare, dato che misurano la temperatura a chiunque all’ingresso del Palas. Queste e altre misure erano già state sperimentate durante i giorni del Meeting, il primo evento in assoluto che si è svolto al Palacongressi dopo che è scoppiata la pandemia.

Tra i partecipanti al congresso (che è terminato sabato) c’è chi ha già fatto il tampone. Nessuno finora è risultato positivo, oltre al medico barese. Per i vertici di Ieg la cosa più importante è il fatto di aver ’testato’ sul campo che il protocollo messo in atto per lo svolgimento di fiere e congressi funziona. Anche l’Ausl, fatta l’indagine epidemiologica, ha constatato che non c’è rischio di focolaio, sia per i pochi contatti avuti dal medico barese durante la partecipazione al convegno, sia - soprattutto - per le misure messe in atto al Palacongressi.

"Con il rischio di nuovi contagi bisogna convivere – osservano ancora da Ieg – Ma se si prendono tutte le precauzioni e gli accorgimenti giusti il rischio è veramente minimo. E il caso capitato al convegno dei medici cardiologi l’ha dimostrato". La stagione dei congressi pertanto va avanti.