Covid, moglie e marito se ne vanno insieme

Nino Pazzini, 82 anni, e Assunta Donati di 80 sono stati stroncati dal virus a dodici ore di distanza l’uno dall’altra

Nino Pazzini e sua moglie Assunta Donati

Nino Pazzini e sua moglie Assunta Donati

Dopo una vita passata insieme, se ne sono andati uno poche ore dopo l’altro. Entrambi stroncati dal Covid. Nino Pazzini, 82 annoi, e Assunta Donati, 80, residenti a Villa Verucchio, sono stati stroncati dalla pandemia all’ospedale Infermi di Rimini, dove si trovavano ricoverati entrambi. Il marito era stato portato una settimana fa, lei lo aveva seguito pochi giorni dopo. Non ce l’hanno fatta, l’uomo se n’è andato a mezzogiorno di venerdì, mentre il cuore di lei si è fermato all’una di notte. Soltanto poche ore, come se lei avesse ‘sentito’ che suo marito l’aveva lasciata per sempre.

La coppia, molta conosciuta nella zona di Villa Verucchio, aveva due figli, ora straziati dal dolore di un lutto tanto devastante. Hanno perso il padre e la madre nell’arco di poche ore, rendersene conto è quasi impossibile. "Ancora non riusciamo a realizzare – mormora Stefano Pazzini, uno dei due figli – non è credibile, sono morti insieme. Non ho parole da dire, se non che saluto due bravissimi genitori". Stefano ci tiene però particolarmente a ringraziare il personale dell’ospedale Infermi che si è occupato dei suoi genitori. "Li voglio ringraziare moltissimo per la loro gentilezza – dice – per la loro disponibilità. Hanno sempre risposto alle nostre chiamate per tenerci informati sulle loro condizioni. Grazie, grazie davvero a tutti loro". Stefano non può e non vuole dire altro, la sofferenza è troppo grande, e realizzare la perdita di entrambi in mezza giornata è davvero impossibile da accettare.

I funerali di Nino Pazzini e di sua moglie, Assunta Donati, si svolgeranno questa mattina, alle 10, nella chiesa parrochiale San Paterniano di Villa Verucchio.

Come tanti altri anziani però anche loro sono morti da soli, senza il conforto dei loro cari vicino. Senza che i figli potessero dire loro addio e stringergli le mani fino all’ultimo momento di questa vita. Perchè il Covid ti toglie anche e soprattutto questo, la possibilità di dare conforrto ai propri cari in quei momenti. Ed è questa, dicono figli e parenti che hanno perso qualcuno a causa della pantemia, una delle esperienze più devastanti che una persona possa vivere. A questo non c’è rassegnazione, è una ferita che non riuscirà mai a rimarginarsi.