Cristian Pellegrini, i colleghi. "E' crollato sul moscone, poi il cuore si è fermato"

Il racconto dei bagnini che hanno tentato di soccorrere il marinaio di salvataggio morto l’altra mattina a Torre Pedrera

Bandiere a mezz'asta sulla spiaggia per la morte del bagnino

Bandiere a mezz'asta sulla spiaggia per la morte del bagnino

Rimini, 15 giugno 2020 - Fiori sul moscone di Cristian Pellegrini, il salvataggio di 46 anni morto l’altra mattina, nella prima giornata di servizio, sulla spiaggia del Bagno Celso 61 di Torre Pedrera. Nello stabilimento, e in quelli vicini, le bandiere rosse erano a mezz’asta, in segno di lutto per la tragica scomparsa del marinaio. I fiori sono stati sistemati, nelle prime ore del mattino, da un collega. Tristezza tra i turisti e i bagnini che hanno assistito in diretta al dramma.

"Ho visto che Cristian era tornato a riva con il moscone, dopo essere uscito per sistemare la boa per delimitare l’area dei bagni, e aveva un volto sofferente – racconta il titolare -, a quel punto gli ho chiesto se stai male. Lui non mi ha risposto, era visibilmente provato. Dopo pochi secondi si è seduto sulla panca del moscone ed è crollato. E’ stato spostato su un lettino. Cristian non ha perso immediatamente conoscenza, ma non parlava, non riusciva a dire niente". Qualcuno ha chiamato il 118, alcuni sono intervenuti, per soccorerlo con il massaggio cardiaco. Di lì a poco è arrivata l’ambulanza, ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Il medico non ha potuto fare altro che dichiararne il decesso. Per gli accertamenti di prassi, sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Capitaneria di Porto. «Non conoscevo Cristian Pellegrini – aggiunge il titolare del Bagno 61 -, aveva comunque una lunga esperienza come salvataggio, mi dicono da circa vent’anni. In passato aveva lavorato in spiaggia a Viserba. Era il primo anno che lavorava qui. Lo avevo incontrato due ore prima, c’eravano scambiati alcune frasi, riguardo la mia e la sua attività, cose pratiche. E’ un grande dolore, siamo tutti molto provati, una vera tragedia. Non si può morire a 46 anni". I marinai di salvataggi ricordano Cristian Pellegrini, appassionato di pallacanestro e di mare, come "una persona buona e gioviale, sempre disponibile". Pellegrini stava andando con il suo moscone d’ordinanza a posizionare la boa dei trecento metri, quella che indica il limite oltre il quale barche e motoscafi non possono avvicinarsi alla riva. Dalla spiaggia il moscone, che aveva superato gli scogli, è stato visto invertire la rotta per dirigersi velocemente verso riva. Mentre nel tratto di andata a remare era Pellegrini, al ritorno ai remi c’era il ragazzo che lo accompagnava.