Da Riccione al Louvre nel segno dei ’Legami’

L’arte di Mattia Branchesi, nata sui social, è diventata un fenomeno nazionale. E ora il pittore si prepara a esporre a Parigi

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di Rita Celli

La grande passione per l’arte, accanto a quella per gli animali, lo ha portato a esporre nelle più belle gallerie nazionali e (da ottobre) anche al Louvre di Parigi. Mattia Branchesi, 33enne di Ancona, è ormai un riccionese d’adozione. Nella vita fa l’acquarista all’Acquario di Cattolica, dove lavora come keeper con lontre, caimani, pinguini e squali, ma cura anche delle vasche con migliaia di specie di ecosistemi marini e terrestri. L’amore per la pittura è sempre stato grande. "Ho iniziato a dipingere come autodidatta – racconta –. Amo utilizzare carboncini e colori a olio, soprattutto pastelli a olio. I soggetti che mi piacciono di più sono gli animali. Poi negli anni questa passione si è trasformata in qualcosa di più grazie a dei corsi: ho frequentato la scuola Umberto Folli di Rimini e, grazie al maestro Enzo Berardi, ho iniziato a realizzare opere di disegno dal vivo, natura morta, ritratti e nudi".

Come è arrivata la possibilità di partecipare a delle mostre? "Sembra strano, ma attraverso i social. Ho deciso solo qualche mese fa di aprire un canale tutto mio, dove pubblico solo mie opere e qualche scatto di animali. Mi sono iscritto ad alcune pagine di nicchia nel settore artistico e la prima società a contattarmi è stata ‘Divulgarti’, che mi ha chiesto di partecipare alla loro mostra ‘From the window’ alla galleria Cael di Milano. Da lì si è aperto un mondo".

Cioè?

"Sempre via Instagram mi hanno contatto altre gallerie nazionali come la Mads Gallery, Spazio Tolomeo, RossoCinabro Gallery".

E ora il Louvre...

"Sì, grazie a ‘Legami’ a ottobre avrò l’onore di partecipare a un’esposizione collettiva nel Carouselle du Louvre".

Che cosa racconta in ’Legami’?

"Rappresenta i legami che si possono instaurare tra le persone. Queste sono rappresentate dai chiodi mentre le corde simbleggiano i legami. Sullo sfondo c’è una spirale, simbolo di crescita personale e percorso di vita".

Sogno nel cassetto?

"Mi piacerebbe entrare in un collettivo di artisti che operano tutti assieme, magari anche in campi differenti".

Dove si possono vedere esposte le sue opere?

"È appena terminata quella a Galleria Cael di Milano e Mads Gallery sempre a Milano. Ora partiamo con nuove mostre allo Spazio Arte Tolomeo a Milano, al Virtual Artist a Londra e poi Roma e naturalmente Parigi al Louvre".