Da Rimini ai Mondiali Master. Costantini, decatleta a 60 anni

Quattro giorni di viaggio in auto fino a Goteborg, un messaggio di resilienza e passione senza età .

Da Rimini ai Mondiali Master. Costantini, decatleta a 60 anni

Claudio Costantini, al centro

La sua è una storia di vita e di sport. Di competizione con sé stesso, più che con un cronometro o con l’atleta che ha di fianco in pista. Claudio Costantini ha viaggiato con la sua auto da Rimini fino a Goteborg, in Svezia, per partecipare ai Mondiali Master di atletica che si disputano a cavallo di Ferragosto. "Ci ho messo quattro giorni, ho dormito tre notti in macchina", spiega Costantini, che nell’auto portava anche l’asta per il salto. Salto in alto? No, decathlon. Ancor più impressionante. La categoria è quella 60-65 anni. Il rapporto con lo sport è antico. "Ho fatto il minibasket alle storiche Panzini col prof. Rinaldi, poi qualche anno di giovanili nel Basket Rimini, prima Sarila e poi Marr. Poi sono passato alla pallamano con Lino Saulle, con i campionati studenteschi al Serpieri. Avevo come compagni di squadra ragazzi come Paolo Ceccaroli, Gilberto Domeniconi e Walter Pagnini coi quali siamo rimasti amici. Ho fatto qualche anno di basket alla Stella Adriatica con Paolo Rossi allenatore, poi l’Isef a Bologna e i mondiali di pallamano in Arabia Saudita. Poi sono tornato a Rimini e ho iniziato a insegnare". Precisamente ai licei delle scuole Karis, con rapporto dunque costante coi ragazzi. Ma la molla che ha fatto scattare dentro Costantini qualcosa di diverso si è manifestata tre anni fa. "Nel 2021, guardando le Olimpiadi di Tokyo, mi sono detto: "O mi metto a sedere a guardarle o faccio qualcosa". Mi era tornato in mente un ex compagno della pallamano, Giuseppe Ugolini, che era stato campione mondiale Master dei 1500. L’ho chiamato e ho cominciato ad avvicinarmi a questo mondo, all’inizio col giavellotto. La prima gara è andata benissimo e mi sono laureato campione regionale, anche se eravamo in pochi. Poi, durante le premiazioni, vedo la gara di salto con l’asta. Mi dico, proviamoci. Il passaggio al decathlon, a quel punto, è stato breve. Sono tre anni che faccio questo tipo di attività ma il mio obiettivo è solo partecipare. Su tre discipline, 400, 100 ostacoli e 1500, diciamo che non sono proprio all’altezza". Nel decathlon portano punti tutte le discipline coinvolte. Assieme a quelle tre, anche 100 metri, salto in lungo, salto in alto, lancio del peso, lancio del disco, salto con l’asta e lancio del giavellotto. Nello specifico, a Goteborg, ieri le prime cinque prove e oggi tutte le altre. "Da zero a centinaia di punti per ogni settore, ma non sono qui per i risultati. Mi piace essere qua, l’ambiente è fantastico. Siamo in 40 a competere nel decathlon e io punto decisamente all’ultimo posto". Con un sorriso, perché in realtà il vero obiettivo è un altro. "Se c’è ancora la possibilità di allenarsi, di migliorarsi, bisogna farlo. È questo il mio messaggio. Un po’ come stimolo ai miei alunni e ai miei amici. Essere qui in Svezia a gareggiare è un grande dono. Per me un riconoscimento alla vita".

Loriano Zannoni