Da Rimini alla serie A, Rapuano è ormai una star

Il Comune di Rimini ’produce’ fischietti ad alto livello. Al vertice della categoria arbitrale c’è naturalmente lui, Antonio Rapuano, 37 anni, riccionese d’origine ma arruolato nel corpo dei vigili di Rimini da oltre un decennio. Ovvero dal 2011, mentre in precedenza, dal 2006, era in forza nella Perla Verde. Nel municipale riminese Rapuano è assistente, reparto mobilità stradale. Ha fatto anche antiabusivismo, è uno specialista del telelaser. Se c’è uno che di sicuro ha occhio, è lui. Un passato nelle giovanili dell’Asar Riccione, e tantissimo talento per la direzione arbitrale. Ha esordito inserie A nel 2017, con Torino-Sassuolo, vinto 5-3 dai padroni di casa, diventando così il primo arbitro riminese a dirigere una partita in massima serie. Al termine della stagione 2019-2020 in cinque anni di appartenenza all’organico di Serie B, ha diretto una sola gara in Serie A. Il primo settembre 2020 è stato inserito nell’organico della Can A-B: da allora ha diretto sia in serie A che in serie B. Nella stagione 2020-2021 è stato designato in quattro partite del massimo campionato e per dieci in cadetteria. Al termine della stagione 2020-2021, aveva diretto cinque gare in serie A. Tra queste, Hellas Verona - Genoa. Con lui al Bentegodi quella sera c’era in campo un altro riminese: l’assistente Tarcisio Villa.