Dai genitori un salvagente per la piscina

Sarà attivata oggi la raccolta fondi in rete: "Lo stadio del nuoto non può chiudere"

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"Salviamo la piscina, aiutiamo la Polisportiva". A metterci la faccia e l’idea, è stato un gruppo di genitori di ragazzi che frequentano l’impianto riccionese dove praticano l’attività agonistica sognando di solcare le vasche nel mondo a caccia di medaglie. Oggi che il mondo si è fermato, quanto sta accedono alla società, impegnata nel duro faccia a faccia con l’amministrazione comunale, appare “poco comprensibile” ci dice Sara Valenti mamma di un ragazzo che ai allena in piscina, e tra i genitori che hanno promosso la racconta fondi. Da oggi, andando sulla piattaforma GoFoundMe si potrà aiutare la Polisportiva ad andare avanti nonostante il congelamento dei contributi disposto dall’amministrazione comunale e le difficoltà imposte dai divieti derivanti dalla gestione della pandemia. "La raccolta fondi è partita da noi genitori – riprende Sara -. Siamo preoccupati per quanto sta accadendo e non sappiamo cosa potrà accadere vista la situazione. Pensare di vedere chiuso questo impianto conosciuto in tutta Italia, è un grande dispiacere. Già con il Covid e le chiusure, le difficoltà nel far quadrare i conti sono evidenti. A maggior ragione non riusciamo a darci una spiegazione per quanto sta accadendo e non sappiamo come andrà a finire. Non posso entrare nel merito del confronto tra società e Comune, e non sono certo io ad analizzare i bilanci. Nonostante questo non capiamo. Vediamo una amministrazione che spende, tanto, per illuminare la città nel periodo delle feste, nonostante le chiusure, poi la piscina rischia chiudere. Si è generata tanta incertezza e questa è la cosa peggiore. Vorremmo, come genitori, avere delle risposte". Nel frattempo partirà la raccolta fondi con la speranza dei proponenti di dare un po’ di ossigeno alla società vista la chiusura fino al 5 marzo imposta dal decreto governativo. La Polisportiva ringrazia e precisa ancora una volta come "la gestione della piscina è completamente in perdita da lunghi mesi e il fatto di non poter contare su ciò che ci deve l’amministrazione comunale, compresi i rimborsi dei lavori di manutenzione straordinaria già anticipati, fa sì che la liquidità per l’Asd sia venuta a mancare. Non ci arrendiamo, ma oggi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per continuare a garantire servizi e progetti". Oltre ai bilanci c’è un confronto anche interno che non accenna ad attenuarsi. A ieri le dimissioni di componenti del Cda erano arrivate a 8 su 19. Se gli addii non dovessero fermarsi lo stesso consiglio direttivo rischierebbe di cadere aprendo la strada a nuove elezioni.

Andrea Oliva