Dal bisturi al timone: Canè sfida Soldini

Il noto chirurgo ortopedico con la sua barca Valentina partecipa alla Middle Sea Race, una delle regate più impegnative del Mediterraneo

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Dalla sala chirurgica alla Middle Sea Race, una delle regate d’altura più impegnative del Mediterraneo, il passo è... lungo. Ma l’apprezzato chirurgo ortopedico Pier Paolo Canè, insieme ai cinque amici velisti, ha scelto di farlo. A bordo del suo gioiello, Valentina, armo di 15 metri in legno (due alberi compresi) progettata con linee d’acqua settecentesche dal geniale Sciarrelli e costruita nel 1986 dal cantiere navale Crisman e Giraldi di Trieste. Domani partiranno, insieme ad altre 120 barche di 24 nazioni, tra le quali il multiscafo volante Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini (favorito), da Malta. Dove è posizionato anche l’arrivo, dopo un percorso di 606 miglia nautiche (circa 1.100 chilometri). Le barche si dirigeranno verso la Sicilia (Messina), poi verso le Isole Eolie (boa a Stromboli, sorvegliato speciale dopo le recenti eruzioni), passando per le Isole Egadiane, le Isole di Pantelleria e Lampedusa, e tornando a Malta. "Non siamo qui per bere e mangiare – sorride Canè, raggiunto al telefono –, anche se solo la nostra manica a vento, in bronzo, pesa più di certe altre barche ultracompetitive. Ma abbiamo un buon rating, e puntiamo a piazzarci discretamente in tempo compensato". Valentina, refittata dal cantiere Adriatico Fratelli Tosi di Rimini, ha due rande (maestra e mezzana), trinchetta e yankee in caso di burrasca. Più due gennaker, le grandi vele colorate per ’scendere il vento’. Timone a barra e quasi totale assenza di winch rendono sfidante correre col gioiello di Sciarrelli, che difende i colori del Club Nautico Rimini. A formare l’equipaggio, con Canè, Saverio Sabbioni (ristoratore), Nicola Galli (fisioterapista), Claudio Magrini (regatante esperto), Fabio Tosi (maestro d’ascia), Piero Serra (veterinario).

m.gra.