Dal teatro al cinema: la svolta di Leardini

L’attore comico riminese è nel cast di ‘Domino 23’, film uscito ieri: "Mi piace sperimentare ruoli e generi sempre differenti"

Dal teatro al cinema: la svolta di Leardini

Dal teatro al cinema: la svolta di Leardini .

La comicità del riminese Tomas Leardini approda sul grande schermo. L’attore è infatti in scena nel cast de Il terzo Segreto di Satira, nel loro nuovo film Domino 23- Gli ultimi non saranno i primi, in tutti i cinema da ieri. Fra qualche giorno apparirà poi nella nuova commedia di Alessandro Siani, Tramite Amicizia. Leardini è nato a Rimini, oggi vive tra Milano e Roma. Conosciuto dal grande pubblico per la vincita con i Trejolie di Italia’s Got Talent nel 2017, e per alcune partecipazioni a Zelig, si è diplomato nel 2013 alla ‘Paolo Grassi’ e lavora da anni in diverse produzioni teatrali. "Il teatro è la mia vita – dice – ma quest’anno voglio buttarmi anche nel cinema, non ci avevo mai provato prima e sta andando bene".

Molto diversi cinema e teatro, vero?

"Sì, completamente. Sono un attore teatrale, vengo da quel settore, ed è molto diversa la recitazione. A teatro ti immergi nel personaggio per due ore di fila, davanti a una telecamera è più difficile, paradossalmente, perché hai molti più stacchi e devi mantenere la concentrazione e quel personaggio per anche sette, otto ore".

In Domino 23 che ruolo ha?

"Vesto i panni di un prete, insieme a uno dei colleghi di Trejolie, Marcello Mocchi. Due personaggi davvero simpatici. La comicità è ciò che mi caratterizza da sempre, anche se mi piacerebbe sperimentare altri ruoli e generi".

Il teatro?

"Proseguo con il nuovo spettacolo di comicità d’autore Cardio Drama, dove porto in scena le vicende tratte dai libri di Claudio Cuccia, primario di cardiologia della Poliambulanza di Brescia, per la regia di Vittorio Borsari. Uno spettacolo che fa ridere, ma anche riflettere sulla prevenzione. Solo a primavera prevediamo altre 7 date in giro per l’Italia. Poi farò altre date con L’uomo palloncino e sto lavorando a un altro progetto con Emanuele Aldrovandi".

In Romagna quando torna?

"Quasi ogni mese. Ho una grande famiglia ed è davvero difficile lasciarla per lungo tempo. Ci sono molto legato".

Non è solo un attore, ma anche un uomo che ama aiutare il prossimo. Ha partecipato anche a progetti importanti, come il soccorso di molti ucraini durante la guerra.

"Credo che già essere attore ti porta ad avere un rapporto con le persone. L’esperienza in Ucraina, durante la guerra, mi ha toccato profondamente. Come me, per altri amici. Molti di loro hanno proprio cambiato vita e ora vivono per il prossimo". Il 2023 per lei come sarà?

"Credo l’anno del cinema e del design, o almeno lo spero".

Perché del design?

"Sono laureato in design al Politecnico di Milano. Ho un progetto importante su una nuova linea di occhiali innovativi che ha come tema principale la sostenibilità ambientale. Ma questa è tutta un’altra avventura da raccontare".

Rita Celli