
Il momento che Tommaso Gabellini ricorderà per tutta la vita: l’ingresso in campo per il debutto in A (foto Torino Fc)
Alzi la mano chi non vorrebbe debuttare in serie A a 18 anni. E’ il sogno di tutti i ragazzini di ieri e di oggi, diciamolo. E che quello di Tommaso Gabellini, misanese doc, attaccante del Torino. Per lui si è realizzato domenica sera, all’ultimo giro di giostra della massima serie del calcio di casa nostra. Non in uno stadio qualunque, ma allo stadio Olimpico Grande Torino, davanti ai suoi tifosi. Palcoscenico di lusso, contro un avversario di lusso. La Roma di mister Ranieri. Mancano poco meno di dieci minuti al novantesimo e quando mister Vanoli lo chiama dalla panchina lungo la schiena di Gabellini corre un brivido."E’ il mio momento", avrà pensato sentendo forte e chiaro i cori dalla Curva Maratona. Cercando pure di far smettere le gambe di tremare. Prende il posto di Elmas e poco importa se la partita fosse ormai in una fase di stanca. "Un sogno che si avvera: 25-05-2025", scrive sui social. Quella notte resterà nei suoi ricordi per sempre. Magari pensandola, fra qualche anno, come l’inizio di una luminosa carriera. Ma già ne ha fatta parecchia di strada il bomberino cresciuto nel settore giovanile della Fya Riccione, sull’erba dello stadio comunale intitolato a Italo Nicoletti. Lì i primi calci a un pallone, lì qualcosa si inizia a costruire davvero.
Quell’attaccante ha del talento. Fa tutto per gradi il giovanissimo bomber che in quel periodo ha una sola certezza: ha una confidenza con il gol che vale la pena esplorare. Ne segna parecchi alla Fya e poi al Rimini, dove passa negli anni successivi a farsi le ossa, sempre a due passi da casa. Una piccola parentesi a Fano e poi il Cesena, da dove spicca il volo. Perché il Torino presto si accorge di quell’attaccante "ambizioso e umile", come lo definiscono in molti. A 16 anni, nel 2022, saluta mamma e papà, gli amici, lascia la sua Romagna e parte per Torino. Inseguire un sogna costa anche qualche sacrificio. Togliamo pure il qualche. Ma il sacrificio è presto ripagato.
Tommaso diventa in fretta un punto fermo della Primavera del Toro. E i suoi gol iniziano a diventare virali sul web. La rovesciata con la quale va a bersaglio contro l’Inter nel dicembre scorso spopola tra i tifosi granata. Tanto che in molti suggeriscono a Vanoli di tenere d’occhio quel bomberino romagnolo. "Sto ragazzo se era in Inghilterra era già titolarissimi perchè è un fuoriclasse. In Italia invece...", scrisse allora qualcuno. Ma Vanoli il suo nome evidentemente se lo era appuntato a dovere. E i 12 gol realizzati in questa stagione in Primavera hanno fatto il resto. Debutto all’Olimpico e la consapevolezza di aver tracciato un nuovo punto di partenza. Da Misano al grande palcoscenico della serie A. Adesso vale la pena crederci davvero.