Dalle piattaforme marine un ’tesoretto’ da oltre un milione

Un ’tesoretto’ estratto dalle sette piattaforme marine davanti a Rimini: andrà in consiglio a fine mese la proposta di variazione al bilancio di 1.239.000 euro, riferita al versamento da parte di Eni al Comune della Impi, l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine, istituita dal 2020 (aliquota 10,6 per mille, di cui il 7,6 per mille va allo Stato e il 3 per mille ai comuni aventi diritto). "Dopo una non semplice trattativa con i ministeri interessati che ha visto coinvolta anche Anci – ricorda Palazzo Garampi – lo Stato ha riconosciuto al Comune la competenza per le sette piattaforme per un gettito complessivo di 486.705 euro per il 2020 e 504.130 euro per il 2021, per un totale di 990.835 euro". Per l’anno in corso Eni ha già versato la prima rata di 224.387 euro, la seconda è prevista a dicembre per un totale di 448.775. Sulle piattaforme sono due i ricorsi ancora in atto, per 19 milioni di euro totali (tra imposta e sanzioni) riguardo versamenti arretrati. In primo grado il tribunale ha dato ragione a Eni; il Comune ha ricorso, e da maggio 2021 si attende che la Commissione regionale fissi l’udienza d’appello. Il totale degli importi richiesti dal 2011 al 2017, senza sanzioni è di circa 9,2 milioni di euro.