Danze proibite, controlli a tappeto sui chiringuito

Accertamenti avviati dalla polizia locale. L’ex assessore: "Occorre fare chiarezza anche sulle concessioni"

Balli abusivi e non solo. Da tempo i chiringuito sulla spiaggia di Rimini sono ’osservati speciali’ delle forze dell’ordine. E lo sono diventati ancor di più dopo che l’avvocato ed ex assessore Roberto Biagini ha presentato (alcune settimane fa) un articolato esposto nei confronti dei locali sulla spiaggia. Biagini si era mosso dopo le parole di Gianni Indino, presidente di Confcommercio e del Silb, che aveva parlato di situazioni palesemente illegali. L’esposto era stato inviato alla polizia locale, alla Guardia di finanza, alla Capitaneria di porto e agli altri enti competenti. E dal comando dai vigili è stato risposto all’ex assessore che "sono già stati avviati accertamenti su alcuni chiringuito", contro i quali peraltro erano già arrivate lamentele. Bene, ma non benissimo per Biagini. Perché "i controlli possono avere un effetto deterrente soltanto se l’ istruttoria si chiuderà a breve e le eventuali sanzioni verranno elevate nel mese di agosto...". Cioè nel periodo di maggiore affluenza. Biagini poi solleva parecchi dubbi su come vengono gestiti i chiringuiti. "Siamo certi che l’organizzatore effettivo sia il titolare di un pubblico esercizio già esistente in possesso di una regolare concessione demaniale marittima di chiosco bar, o non vi siano invece delle forme di subconcessione?". Perché, se così fosse, "si tratterebbe di una violazione degli obblighi previsti per il concessionario", con "conseguente sanzione della decadenza della concessione".

Biagini poi, come responsabile del Conamal (è il Coordinamento nazionale mare libero) incalza nuovamente sulle concessioni: " Fortunatamente le linee guida sulle concessioni non le dettano nè i bagnini Mauro Vanni e Giorgio Mussoni, nè l’assessore Roberta Frisoni, ma l’ Unione Europea e la giurisprudenza".