Darsena ostaggio del degrado Motoscafo dato alle fiamme "Barche in balìa degli sbandati"

Il Circolo Nautico lancia l’allarme dopo il danneggiamento di un natante nella notte. Il presidente Santolini: "Bivaccano nei diporti. E di là dal ponte della Resistenza va peggio". .

Darsena ostaggio del degrado  Motoscafo dato alle fiamme  "Barche in balìa degli sbandati"

Darsena ostaggio del degrado Motoscafo dato alle fiamme "Barche in balìa degli sbandati"

Le chiamano "coincidenze" i soci del Circolo Nautico. Perché s’è vero che a pensar male si fa peccato, è vero anche che spesso si indovina. Non serve scomodare aforismi di Andreotti per cogliere il malumore tra i naviganti per una serie di episodi che i soci del Circolo non stentano a darsi di braccio e additare con certezza: "Sono stati i vandali". O gli sbandati, che a decine si radunano nella zona della darsena e del porto, fino a risalire la corrente oltre il ponte della Resistenza, dove "la situazione è anche peggio", parola di Franco Santolini, presidente del Circolo Nautico riminese. I malumori, per le presenze ingombranti di sbandati che ogni notte ronzano intorno alle barche attraccate, sono riaffiorati dopo che negli ultimi tre giorni due barche sono affondate di fronte al faro, una delle quali è stata ripescata solo ieri in attesa di capire cosa l’abbia portata a colare a picco. Ma dal Circolo Nautico sembrano non esserci dubbio: "Vandali". Gli stessi che sempre nei giorni scorsi hanno incendiato, danneggiando gravemente, l’interno di un natante del Circolo ’parcheggiato’ proprio nella darsenetta di fronte.

Lì dove alcuni soci avevano notato un uomo salire a bordo del motoscafo, prima di richiamarlo e costringerlo a scendere e allontanarsi. Poco dopo, il fuoco. "Coincidenze?", si chiedono dal Circolo, che ha segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e nel pomeriggio di qualche giorno fa l’uomo visto a bordo del motoscafo è stato identificato, mentre si cercano elementi circa una sua eventuale responsabilità nell’incidente. "Ma la situazione è drammatica già da un po’", assicura il presidente del Circolo, Franco Santolini, "da prima di questi ultimi episodi. Proprio oggi (ieri, ndr) la polizia è dovuta intervenire in mattinata per sgomberare la spiaggia libera dagli sbandati e i balordi che la usano come un camping abusivo. Gli stessi che urinano, sporcano e bivaccano nei diporti attraccati, anche quelli del Circolo". Eppure però, "la situazione peggiora sempre di più se guardiamo oltre il ponte della Resistenza – garantisce Santolini –. Noi possiamo contare su un custode, almeno. Ma la sporcizia, quella davvero la si trova dappertutto. E non sono solo gli sbandati in cerca di un riparo il problema, ma anche le migliaia di giovani che escono dai locali sul lungomare e senza controllo rientrano lasciandosi dietro tracce ben visibili del loro passaggio", conclude piccato il presidente del Circolo, chiedendo: "Più controlli, anche da parte dei locali nel garantire che i propri clienti non siano uno problema dentro, ma anche fuori".