REDAZIONE RIMINI

Dassilva, nuovo sciopero della fame in carcere

Caso Pierina, il senegalese rifiuta il cibo per protesta contro la sua detenzione iniziata il 16 luglio scorso

Dassilva, nuovo sciopero della fame in carcere

Rimini, 7 giugno 2025 – Da una settimana Louis Dassilva, detenuto in regime di carcerazione preventiva nel carcere dei Casetti di Rimini dal 16 luglio dell'anno scorso per l'omicidio di Pierina Paganelli, ha iniziato nuovamente lo sciopero della fame per protesta contro la sua permanenza nella casa circondariale della città romagnola. Lo confermano i legali Riario Fabbri, e Andrea Guidi che difendono il 35enne senegalese, unico indagato per l’omicidio di via del Ciclamino.

A inizio maggio Dassilva era stato ricoverato all'ospedale Infermi di Rimini in coma metabolico, dopo che per sette-otto giorni aveva portato avanti lo sciopero della fame e della sete.

Per la sua liberazione, nelle scorse settimane, c’era stata anche una manifestazione (video) di senegalesi che avevano sfilato a Rimini, alla quale si era unita brevemente anche la moglie Valeria Bartolucci.

L’altra indagata nell’inchiesta, per favoreggiamento, è Manuela Bianchi ex amante e ora accusatrice di Dassilva. Il consulente di Bianchi, Davide Barzan, che è sempre più sotto ai riflettori: tra un apparizione televisiva e l’altra, viene avvistato sempre più spesso nei locali riccionesi. E ha lanciato una propria linea di merchandising, dalla cover per cellulari alle tazze, dal telo da mare alle borraccia con il mitico "Venghi, venghi" trasformato in un tormentone proprio dai servizi della trasmissione Iene. Contro di lui, infatti, le Iene hanno iniziato da tempo una campagna mediatica e annunciano presto una puntata monotematica proprio sul criminalista. Ma Barzan ha già presentato una denuncia contro la trasmissione Mediaset e il suo inviato, Gaston Zama. Insomma, il braccio di ferro continua.