FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Dassilva oggi in aula molto deperito. Udienza lampo, i nuovi elementi di difesa e accusa

Il senegalese accusato di essere l’assassino di Pierina Paganelli. Gli avvocati Fabbri e Guidi presentano nuove argomentazioni per la sua scarcerazione, dalla procura invece arriva una ulteriore breve memoria

Dassilva oggi in aula molto deperito. Udienza lampo, i nuovi elementi di difesa e accusa

Rimini, 22 maggio 2025 - È un Louis “molto deperito”, come lo hanno definito i suoi avvocati Riario Fabbri ed Andrea Guidi, quello che nonostante il recente sciopero della fame che lo ha costretto anche a un ricovero di otto giorni in ospedale, ha comunque presenziato alla nuova udienza, la terza, davanti al Tribunale del Riesame di Bologna per chiedere a gran voce la propria scarcerazione.

Louis Dassilva, in carcere per l'omicidio di Pierina Paganelli, durante la prova sotto la cam 3 (foto d'archivio Migliorini)
Louis Dassilva, in carcere per l'omicidio di Pierina Paganelli, durante la prova sotto la cam 3 (foto d'archivio Migliorini)

Nessuna dichiarazione spontanea però questa volta al collegio di giudici da parte dell’uomo accusato di essere l’assassino di Pierina Paganelli. Questa volta Dassilva, giunto in aula con tunica etnica “total blue”, si è limitato ad ascoltare un’udienza durata appena mezz’ora: dalle 9.50 alle 10.20.

Un’udienza lampo in cui “abbiamo portato all’attenzione del collegio tematiche per macroaree che hanno per noi oggi bisogno di nuove argomentazioni per presupposti mutati durante l’attività d’indagine” riassumono gli l’avvocati di Dassilva Riario Fabbri e Andrea Guidi.

Le eccezioni sollevate, insomma, riguardano il fatto che l’ultima ordinanza di rigetto alla richiesta di scarcerazione di Dassilva fatta dal gip di Rimini Vinicio Cantarini, oggetto di questo appello al Riesame, abbia riversato nelle carte arti di indagine e, con essi, letture e ipotesi difensive, “che meritano di essere valutate nel loro taglio differente”.

Ora la parola passa ancora al Riesame, che dovrà decidere se uniformarsi a quando deciso e motivato già nei giorni scorsi, lasciando così Dassilva in carcere, oppure confrontarsi con “le doglianze fatte dalla difesa”, concludono i legali di Louis.

Dal canto proprio la procura all’udienza ha presentato anche una ulteriore breve memoria, nella quale sarebbero presenti ulteriori elementi a suffragio di quella che è la tesi accusatoria contro Dassilva, tra cui testimonianze di persone vicine alla coppia secondo cui non sussisterebbe il presunto “patto” tra Valeria e Louis per cui il senegalese era libero di avere anche altre relazioni fuori dal matrimonio.

Su binari paralleli infine viaggia l’altro ricorso al Riesame, i cui motivi sono stati svelati nei giorni scorsi, e su cui l’avvocato Andrea Guidi non ha escluso un nuovo ricorso in Cassazione “una volta analizzato attentamente tutto il contenuto del provvedimento”.