FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Dassilva non si arrende, altro ricorso per la libertà: si torna in Cassazione

Il senegalese ha impugnato anche l’ultimo rigetto del tribunale del Riesame. Mentre a giorni è attesa la richiesta di rinvio a giudizio per l’omicidio di Pierina

Dassilva non si arrende, altro ricorso per la libertà: si torna in Cassazione

Rimini, 27 maggio 2025 – Louis Dassilva non ha ancora gettato la spugna. Ancor prima che il luogo in cui ’scontrarsi’ a suon di faldoni e perizie diventi l’aula della Corte d’Assise – dove il caso Pierina approderà nell’eventualità in cui il 35enne senegalese verrà infine rinviato a giudizio –, la battaglia del vicino di casa di Pierina Paganelli, ora accusato di avere ucciso la 78enne a coltellate, va avanti a suon di ricorsi e contro ricorsi per riconquistare la libertà in attesa del processo.

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Ecco perché, anche a fronte di motivazioni le cui maglie non lasciano spazio ad ammorbidimenti del Tribunale del Riesame dopo essere stato chiamato a riesprimersi sul caso, gli avvocati di Dassilva hanno annunciato che ricorreranno ancora in Cassazione. Riario Fabbri e Andrea Guidi avevano già ventilato come più di una ipotesi la possibilità di impugnare ancora il rigetto del Riesame alla scarcerazione di Louis, ma da ieri questa ipotesi è realtà, con gli avvocati che hanno annunciato il ricorso dopo che la settimana scorsa sono arrivate le motivazioni dei giudici bolognesi.

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Louis Dassilva fuori dal tribunale nel giorno del suo interrogatorio a giugno 2024 (foto d’archivio Migliorini)

Un ricorso questo che non ha niente a che vedere con la recente udienza del 22 maggio, sempre davanti al Riesame. In quel caso il tribunale era stato riunito per un appello alla ordinanza di rigetto alla scarcerazione arrivata da parte del gip Cantarini. In questo caso, invece, si tratta del filone ’originario’ nato dalla prima misura cautelare, quella per il cui effetto Dassilva venne fermato il 16 luglio 2024 per l’omicidio di Pierina. Una misura nata inizialmente tenendo conto dell’indizio della cam3, poi caduta, e ridisegnata nel solco delle nuove informazioni fornite poi da Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante dell’indagato. Una misura che nel frattempo, dopo una iniziale conferma del Riesame, era passata in Cassazione, da cui era tornata al mittente per carenza di motivazioni sotto alcuni aspetti sollevati dai difensori di Dassilva. E adesso, sempre alla Suprema Corte si tornerà, con il ricorso dei legali del senegalese volto a richiedere una valutazione di legittimità alla seconda conferma del carcere per Dassilva arrivata dal Riesame. Il tutto mentre la procura ha già chiuso le indagini preliminari e il pm Daniele Paci si appresta a formulare al gip la richiesta di rinvio a giudizio. Da qui, se accolta l’istanza, si procederà con la fissazione dell’udienza preliminare per Louis e, eventualmente, il processo vero e proprio all’uomo accusato di essere il killer di Pierina Paganelli.