Riccione, 27 maggio 2025 - È stato un vero e proprio boato nella notte. Una esplosione a cui sono immediatamente seguiti i guizzi delle fiamme nel buio di via Diaz a Riccione, nel parcheggio del palazzo Gasparri (video).

Lì dove alle 1.50 un incendio è divampato a partire da una auto Bmw X1 di proprietà di Davide Barzan. Ed è stato proprio il consulente di Manuela Bianchi, volto noto nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Pierina Paganelli poiché appunto incaricato dalla nuora della vittima di omicidio, ad accorgersi del rogo che ha interessato il proprio veicolo.
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“Stavo dormendo quando è stato il cane a svegliarmi- riavvolge il nastro Barzan -. Io e la mia compagna ci siamo affacciati dal balcone e abbiamo assistito allo scoppio, forse di uno pneumatico dell’auto, e all’improvviso divampare delle fiamme forse partite dal serbatoio della mia auto”. Fiamme che velocemente hanno avvolto il veicolo, interessando anche i cassonetti nelle vicinanze e un’altra auto, una Nissan Micra, parcheggiata accanto. Entrambi i mezzi sono stati completamente distrutti dall’incendio, domato solo a seguito del tempestivo intervento dei vigili del fuoco, insieme ai carabinieri della compagnia di Riccione. Danneggiate anche altre tre auto parcheggiate lì vicino.
“Ringrazio profondamente i soccorsi e forze dell’ordine per il loro tempestivo intervento - ha commentato Barzan - e in attesa che le indagini facciano il loro corso, personalmente non mi sento di escludere che possa anche trattarsi di una degenerazione frutto di una campagna d’odio nei miei confronti”, ha concluso Barzan, già finito nella bufera per vicissitudini personali in questi mesi e sotto i riflettori appunto nell’ambito dell’inchiesta sul giallo di via del Ciclamino.
Per quanto riguarda l’incendio, il consulente ha già formalizzato la denuncia ai carabinieri di Riccione, con la procura di Rimini che ha disposto il sequestro delle due auto incendiate e il censimento di tutte le telecamere di videosorveglianza della zona, che saranno ora passate al setaccio. Al momento non si esclude nessuna pista. Nemmeno, appunto, quella di un atto doloso.