MANUEL SPADAZZI
Cronaca

De Pascale: "Difenderemo il festival dai tagli del governo". FdI: "È finita la pacchia..."

La Regione scende in campo per Santarcangelo dei teatri, declassato dal ministero . Alleanza civica attacca: "Da anni è diventato uno strumento di propaganda politica".

La Regione scende in campo per Santarcangelo dei teatri, declassato dal ministero . Alleanza civica attacca: "Da anni è diventato uno strumento di propaganda politica".

La Regione scende in campo per Santarcangelo dei teatri, declassato dal ministero . Alleanza civica attacca: "Da anni è diventato uno strumento di propaganda politica".

"Il trattamento riservato dal ministero a Santarcangelo festival e ad altre realtà dell’Emilia-Romagna non è casuale. Siamo stati penalizzati per motivi politici". Non fanno giri di parole Michele de Pascale, presidente della Regione, e Gessica Allegni, assessore regionale alla cultura. Per la Regione, le valutazioni della commissione ministeriale che – rispetto al 2024 – ha drasticamente ridotto i punteggi a Santarcangelo festival e ad altri festival ed enti teatrali, che comporterà un taglio dei fondi del ministero, "sono immotivate...". "C’è la volontà di penalizzare la cultura in Emilia-Romagna. Chiediamo di rivedere i punteggi". Ed "è possibile – continuano de Pascale e Allegni – che vi saranno ricorsi e richieste di riesame". Quello che è certo è che "la Regione continuerà a sostenere i festival e gli spettacoli". A partire da quello di Santarcangelo, "declassato in modo sconcertante dal ministero". Venerdì il festival tornerà in scena per la 55esima edizione e non mancheranno proteste e forme di ’resistenza’ dai palcoscenici. Solidale con il festival anche la Cgil: "Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori di Santarcangelo dei teatri. E pensare che il ministro della cultura dovrebbe promuovere la cultura nelle sue varie forme espressive".

Continuano invece gli attacchi contro la manifestazione da parte di Fratelli d’Italia. "Nessuna censura – assicura la deputata Beatriz Colombo – ma non esistono festival intoccabili. Nessuno mette in discussione il percorso artistico di Santarcangelo, ma è doveroso ricordare che i contributi pubblici devono rispondere a criteri qualitativi oggettivi. E negli anni, questo festival ha ospitato anche spettacoli controversi, come l’esibizione di un ballerino nudo che orinava in piazza davanti ai bambini, o spettacoli a sfondo pro-gender. È questa la cultura che lo Stato dovrebbe finanziare? Finalmente abbiamo una commissione che legge i programmi e li valuta nel merito. È finita la pacchia dei soldi a pioggia a festival o film che nessuno vede! Sia chiaro a chi grida alla censura, che il pluralismo culturale non è messo in discussione, semplicemente le risorse vengono ridistribuite". A gamba tesa anche i consiglieri di Alleanza civica Barnaba Borghini, Gabriele Stanchini e Jenny Dolci: "Il festival di Santarcangelo dei teatri ha una lunga tradizione e una storia che affonda le sue radici in oltre mezzo secolo di eventi e spettacoli. Ma da una decina d’anni tanti santarcangiolesi, insieme all’opposizione, denunciano l’uso strumentale che è stato fatto del festival, trasformato in un palcoscenico per la propaganda politica. E come dimenticare le provocazioni fine a sé stesse, come il ballerino nudo che orinava o gli ’ecosessuali’?". Giusto allora dire "basta ai contributi sulla fiducia. Serve un festival completamente diverso, non più basato sulle ideologie".