"Decidemmo di patteggiare ma fu un errore"

Lo sfogo di Iliana Baldelli, finita nell’inchiesta come presidente di Riviera di Rimini

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di Mario Gradara

"Mi fa piacere che Andrea Gnassi, Lorenzo Cagnoni, Stefano Vitali e gli altri big della politica siano stati assolti nel processo di primo grado per il crac Aeradria. Eravamo tutti sulla stessa barca, ma noi esponenti delle categorie economiche e del mondo privato abbiamo pagato per tutti. Non dico che siamo stati il capro espiatorio, ma il fatto di aver patteggiato la pena, nel 2016, col sennno di poi è stato un errore". Uno sfogo amaro quello di Iliana Baldelli, all’epoca presidente di Riviera di Rimini (Rdr), una delle società controllate da Aeradria, e presidente dell’Associazione albergatori di Misano. Con lei, nel consiglio di amministrazione di RdR, c’erano Cesare Ciavatta (Promhotels Riccione), Ennio Sanese (Confcommercio), Maurizio Cecchini (Aia Cattolica) e Pierluigi Gasperini (Aia Bellaria Igea Marina). Tutti avevano chiesto di patteggiare un anno e 10 mesi oltre alla pena accessoria di 100mila euro come risarcimento. Patteggiamenti ai quali si erano aggiunti quelli di Massimo Vannucci, ex vicepresidente di Aeradria (due anni e otto mesi) e Alessandro Giorgetti (ex presidente di Air, altra controllata di Aeradria, due anni e 11 mesi). Due anni dopo aveva patteggiato anche Massimo Masini, ex sindaco di Riccione ed ex presidente di Aeradria (tre anni e 10 mesi).

"Noi purtroppo abbiamo patteggiato – prosegue Baldelli –, anche se personalmente ero l’unica ad oppormi a quella scelta, ma purtroppo mi feci convincere che era la più opportuna. Abbiamo patteggiato ma non siamo delinquenti nè truffatori. Non deve passare questo messaggio. E per evitare che passi, mi sarei aspettata che dai big oggi assolti, che escono candidi dal processo, fosse arrivata una parola per noi, gli esponenti della società civile. Magari arriverà nei prossimi giorni".

"Leggo i racconti dei nove anni di sofferenze che hanno passato l’ex presidente della Provincia e l’ex sindaco di Rimini – continua Baldelli – ma anche per noi sono stati nove anni devastanti. Che non cancelleremo mai. Abbiamo pagato un prezzo altissimo. Non solo in termini di risarcimento versato da ciascuno di noi al curatore fallimentare di Aeradria, che tra pena accessoria e spese legali a me personalmente è costato quasi 200mila euro, e credo lo stesso valga per altri. Abbiamo pagato in termini di condanne penali, e di salute. Io ho avuto un esaurimento nervoso per tre anni. E so che altri hanno avuto problematiche simili alle mie".